La redazione e tutti i lavoratori di Julie Italia esprimono «viva preoccupazione» per il sequestro disposto dalla Procura di Napoli nei confronti della società,...
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«Questa, come qualsiasi indagine tesa ad accertare la legalità, è sempre legittima, tanto che in questi mesi avevo chiesto più volte, attraverso i miei legali, di essere interrogato dal pm che conduce le indagini sfociate nel sequestro di oggi - sottolinea Varriale - ma, purtroppo, la mia richiesta non è stata accolta. Così come quella rivolta all'Agenzia delle Entrate di un confronto costruttivo. Al pubblico ministero avrei spiegato che essere consulente legale di emittenti televisive, e in tale veste aver ricevuto riconoscimenti perfino a livello europeo, non significa essere 'amministratore di fattò della 'Julie Italia srl' come si legge nel comunicato di oggi della Procura. Avrei inoltre potuto esibire ampia documentazione - prosegue Varriale - sugli atti amministrativi oggetto del sequestro di oggi, visto che tali atti amministrativi sono già stati esibiti ad altro P.M. per una precedente vicenda». Nella nota viene anche sottolineato che il sequestro riguarda «beni personali rientranti nel patrimonio degli indagati, nonostante la società 'Julie Italià disponga di beni mobili ed immobili per un ammontare ben superiore alla cifra in contestazione, come documentato dagli atti a disposizione dell'autorità giudiziaria». Gli avvocati degli indagati, nel ribadire piena fiducia nella Magistratura, si dichiarano «assolutamente certi di dimostrare la piena correttezza nell'operato dei loro assistiti». Un grido d'allarme viene, infine, lanciato da giornalisti, operatori e da tutti i lavoratori dell'emittente televisiva che «vedono compromessa la propria attività lavorativa e la serenità delle loro famiglie dal blitz giudiziario di oggi ai danni dell'azienda che, in oltre 20 anni, ha garantito loro una continuità lavorativa in totale regolarità». «Chiediamo alla magistratura - è l'appello dei lavoratori - di eseguire gli accertamenti quanto più rapidamente possibile e siamo fiduciosi che lo farà per non aggravare la nostra situazione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino