Operaio morso da vipera nei campi ma l'ospedale non ha l'antidoto

Operaio morso da vipera nei campi ma l'ospedale non ha l'antidoto
È stato attaccato da una vipera mentre lavorava i campi a Sessa Aurunca, un 41enne di origine romene ricoverato ora presso l'ospedale Cardarelli a Napoli. La vittima...

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È stato attaccato da una vipera mentre lavorava i campi a Sessa Aurunca, un 41enne di origine romene ricoverato ora presso l'ospedale Cardarelli a Napoli. La vittima è stata morsa sul dorso della mano mentre era in compagnia di altri lavoratori che sono riusciti a catturare una delle vipere che improvvisamente hanno invaso il pezzo di terra su cui gli operai stavano raccogliendo olive. L'episodio è accaduto intorno alle 8 di questa mattina e l'uomo si è recato inizialmente al presidio sanitario di Sessa Aurunca dove però non ha potuto ricevere assistenza e gli è stato consigliato di recarsi in altri ospedali perché sprovvisti delle cure specifiche.


Il 41enne, quindi, è stato accompagnato da un altro operaio agricolo all'ospedale di Caserta dove però si è riproposto lo stesso problema, costringendo i due lavoratori a rivolgersi a un terzo plesso ospedaliero. Daniel, questo il nome della vittima, è stato assistito nell'ospedale napoletano dove, dopo i primi accertamenti di pronto soccorso, è stato seguito dal centro antiveleni che fa parte dell'azienda sanitaria Cardarelli ed è un punto di riferimento regionale e nazionale per intossicazioni acute.
 
L'uomo, quindi, è stato sottoposto a prelievi e trattamenti specifici dopo i quali i sanitari del pronto soccorso diretto da Fiorella Palladino hanno ritenuto necessario il ricovero presso il reparto di osservazione breve del pronto soccorso, così da monitorare almeno per 24 ore il quadro clinico della vittima. Il 41enne era giunto nel presidio del Vomero con la mano colpita dalla vipera, molto gonfia ed edematosa e l'arto corrispondente che cominciava ad assumere lo stesso gonfiore. Le prime cure ospedaliere sono state d'urto al fine di evitare qualsiasi complicanza e ora l'uomo è strettamente monitorato e verrà dimesso solo quando tutte le analisi confermeranno l'avvenuta disintossicazione dal veleno del serpente. 


«La priorità è stato intervenire subito per salvaguardare il quadro clinico della vittima attivando i protocolli del centro antiveleni - spiega Flora Verde, caposala del pronto soccorso al Cardarelli - dopo esserci assicurati dell'avvio del percorso clinico abbiamo provveduto ad allertare l'Asl Veterinaria a cui è stata consegnata la vipera catturata dagli operai agricoli e riposta in una bottiglia di plastica con dei buchi per consentirle la sopravvivenza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino