Settembre al borgo, parcheggi chiusi: da oggi partono le navette dal cimitero

File di automobili lungo le strade di accesso alla città

I parcheggi chiusi
Anche ieri sera al Borgo di Casertavecchia si è ripetuta la vicenda irritante dei molti potenziali spettatori degli appuntamenti culturali del Borgo dei libri e del...

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Anche ieri sera al Borgo di Casertavecchia si è ripetuta la vicenda irritante dei molti potenziali spettatori degli appuntamenti culturali del Borgo dei libri e del festival, costretti a rinunciare al programma della serata perché non hanno trovato il posto per l'auto e non hanno voluto parcheggiate sulle strade in divieto di sosta. E' come se Settembre, con il suo festival, arrivasse all'improvviso e inaspettato.

E quest'anno più che mai. Perché impegnare risorse, talenti, idee per manifestazioni di così grande spessore culturale e respiro internazionale e non risolvere in tempo utile il problema della chiusura dei parcheggi è davvero come aver attrezzato un ottimo banchetto, con tante pietanze prelibate e non aver provveduto a procurare le sedie, i piatti e le posate.

Insomma, tanto lavoro per nulla o per pochi privilegiati. Almeno fino a ieri sera. Perché a metà del festival, finalmente, una soluzione è stata trovata, forse anche in considerazione del pienone previsto per la giornata di oggi, quando al borgo arriverà il procuratore Nicola Gratteri, per Un borgo di libri, e, il premio Oscar Nicola Piovani, guest star del Settembre al borgo.
Infatti, è circolata la notizia, arrivata da fonti molto attendibili, che chi vorrà salire al borgo potrà parcheggiare l'auto nell'area del cimitero e salire a Casertavecchia con apposite navette messe a disposizione gratuitamente dal Comune.


Insomma, un'idea tardiva, arrivata in calcio d'angolo per cercare di salvare un'edizione che non sembra aver attirato le folle di quelle precedenti. Peraltro, la questione della mancanza di aree di sosta crea disagi che vanno ben oltre lo stesso Settembre al Borgo e che, perciò, dovrà essere affrontata appena terminato il festival. Ne va della stessa sopravvivenza del borgo. È di ieri la testimonianza di una signora anziana e con problemi di deambulazione, che ha chiesto di rimanere anonima, sulla difficoltà a raggiungere la piazza Duomo. «Troppo faticoso per me lasciare l'auto lungo la strada e fare a piedi, non solo la piccola salita, ma tutto il percorso che la precede. Allora, ho mollato e sono tornata indietro, consolandomi con una pizza mangiata a Castel Morrone», ha detto. Il segno di un borgo "poco inclusivo" per chi è in difficoltà, una condizione che va rimossa al più presto. Insieme agli altri tanti interventi che ancora sono necessari per fare di Casertavecchia quel gioiello che merita di essere. Dal punto di vista degli spettacoli e degli appuntamenti della giornata di ieri, va registrato il successo degli incontri con i rivoluzionari affrontati da Pasquale Palmieri, Lidia Falcone e Fausto Greco che hanno parlato delle cento vite di Cagliostro e quello con Giancristiano Desiderio, Massimo Santoro e Stefania Lanni, sulla "Teoria generale delle stronzate". Applausi ed entusiasmo, poi, per la performance di Ziya Azazi e per il concerto dell'originale pianista campano, Venovan, alias Michele Colucci.
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Il Mattino