Il consulente della difesa sostiene che la malformazione dell'orecchio è congenita, che la piccola al centro del processo per presunti abusi mascherati da esorcisti,...
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COINVOLTO UN ALTRO ESORCISTA
Eppure, a riascoltare la testimonianza della psicologa Vinciguerra, incaricata dalla struttura sanitaria alla cura della bimba dopo la diagnosi, ci sono altre persone coinvolte. La teste, ascoltata nelle udienze precedenti, ha affermato di avere appreso da entrambi i genitori della minorenne «che non volevano proseguire con la terapia e le cure farmacologiche perché avevano intenzione di seguire un prete esorcista, il quale li avrebbe posti di fronte a una scelta: o seguite me o seguite la medicina e la psicologia». Così i due, sotto processo e con la responsabilità genitoriale già sospesa «hanno scelto di interromperete le cure mediche e psicologiche per seguire il prete». Dopo l'interruzione della psicoterapia la sorella della bimba ha più volte contattato la psicologa per chiederle aiuto perché disperata per come stavano andando le cose col prete. Ma, dopo l'interruzione della psicoterapia, a quanto pare la bimba non fu affidata immediatamente a don Barone. Spunta il nome di un altro esorcista, tale Angelo, al quale la ragazzina fu affidata nei tre mesi precedenti l'arrivo a Casapesenna e quindi a don Michele Barone. Resta da stabilire se il primo esorcista o quello sotto processo abbiano determinato, insieme ai genitori e alla sorella della vittima, l'interruzione delle cure mediche in favore di quelle spirituali.
«DON MICHELE STA MALE»
Il prete sotto processo, dal canto suo, sta vivendo male la detenzione. Arrestato nel febbraio 2018, è transitato per le carceri di Vallo della Lucania e Secondigliano prima di approdare a Carinola. Nel frangente ha perso trenta chili e ha subito l'abbassamento della vista. Don Barone, che si professa innocente, sta affrontando anche un altro procedimento, scaturito dalle aggressioni in carcere, a Vallo, che hanno portato poi al trasferimento.
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Il Mattino