Sos passaggi a livello, partono i lavori

Città divisa in due per tre giorni, viabilità straordinaria

I lavori al passaggio a livello
Lavori di messa in sicurezza urgente per i passaggi a livello in pieno centro. Chiusura di tre giorni. E l'area urbana sarà divisa in due, fino alle ore 12 di...

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Lavori di messa in sicurezza urgente per i passaggi a livello in pieno centro. Chiusura di tre giorni. E l'area urbana sarà divisa in due, fino alle ore 12 di venerdì: totalmente interdetto il transito, nel punto nevralgico del centro urbano, tra via Napoli e via Sergente Del Monaco, presso l'attraversamento della stazione di Maddaloni Inferiore. I sistemi di chiusura e di sicurezza dei passaggi a livello urbani hanno quasi tirato le cuoia.

Le sbarre abbattute più volte, vandalizzate e forzate, sono state sottoposte a innumerevoli riparazioni. Non basta. Previsto un calendario progressivo e differenziato di intervento su tutti gli altri attraversamenti urbani. Intanto, poiché sono stati innalzati gli standard di sicurezza preventiva, la Salcef spa procederà a lavori straordinari di ammodernamento e potenziamento dei sistemi di vigilanza e chiusura. Più vigilanza, più monitoraggio e più tecnologia sui passaggio a livello già vigilati in remoto e protetti dal sistema Pai-Pl, che segnala la presenza di ostacoli, ingombri o pericoli sulla massicciata collegati anche ad attraversamenti improvvidi. Ma si interviene anche sui sistemi meccanici automatizzati, l'interramento di cavi e tubazioni e rifacimento dell'asfalto.

La sicurezza è talmente prioritaria che, sebbene sia imminente l'avvio della fase esecutiva di soppressione di tutti i passaggi a livello urbani, si procede comunque al potenziamento e ammodernamento dei sistemi ancora esistenti.
Infine, oltre all'upgrade tecnologico, si lavora anche al potenziamento delle barriere fisiche contro le intrusioni di scooter e anche pedoni durante la chiusura e il transito dei convogli. E cresce l'attesa e anche l'insoddisfazione per il rallentato avvio dei lavori di soppressione: il protocollo d'intesa è stato siglato quattro anni fa, in pompa magna con l'ex Ad di Rfi Maurizio Gentile. Da allora, si è discusso solo di progetti esecutivi e di opere viarie alternative. Ma non ci sono ancora i cantieri, finanziati per oltre 45 milioni di euro, ripartiti in tre maxi-lotti.

«Oggi - annuncia e spiega il vicesindaco Nicola Corbo, responsabile dei lavori pubblici - si terranno i sopralluoghi tecnici sulle aree interessate dai lavori. Siamo giunti alla fase di preparazione ovvero di pianificazione delle modalità di soppressione dei passaggi a livelli in centro, i tempi di realizzazione, le opere di viabilità alternativa da realizzare e le ricadute sul traffico urbano».

Il cronoprogramma, imposto dalla Prefettura, prevede: prima la cancellazione del passaggio al livello al km 281+500. Il nuovo codice degli appalti poi, con il ricorso alle "procedure integrate", ha allungato i tempi.


«Il Caso Maddaloni - spiega Angelo Lustro, segretario regionale della Filt-Cgil - è un caso nazionale e un problema di ordine pubblico. Si continua a tergiversare. I sindacati hanno segnalato in Procura la prepotente urgenza di procedere alla messa in sicurezza della circolazione ferroviaria a Maddaloni. La sicurezza dei treni non può più essere delegata all'abilità del personale viaggiante e alla tecnologia sebbene efficace. Gli attraversamenti vanno soppressi: i percorsi dei treni non possono più incrociarsi con quelli di aiuto e pedoni».
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Il Mattino