Sparò a migrante nel centro di accoglienza: giudizio immediato

Sparò a migrante nel centro di accoglienza: giudizio immediato
Gricignano di Aversa. A cinque mesi di distanza dai fatti, è stato disposto il giudizio immediato per Carmine Della Gatta, 44 anni, imprenditore conosciuto come...

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Gricignano di Aversa. A cinque mesi di distanza dai fatti, è stato disposto il giudizio immediato per Carmine Della Gatta, 44 anni, imprenditore conosciuto come «Berlusconi» a Gricignano, accusato di tentato omicidio. Sparò un colpo di pistola in bocca al 19enne richiedente asilo gambiano Alagiee Bobb, ferito il 10 novembre del 2017 da Carmine Della Gatta, gestore del centro temporaneo di accoglienza in cui Bobb era ospitato, a Gricignano d’Aversa. L’aggressore, armato, era stato accompagnato da un amico al centro di accoglienza. Fu una notte densa di odio e insofferenza, sfociata in innata violenza. L’imprenditore è ancora ai domiciliari, dopo aver trascorso qualche giorno in carcere.

Il pubblico ministero Rossana Esposito della procura di Napoli nord - coordinata dal capo Francesco Greco - ha chiesto per lui il giudizio immediato; la data del processo è fissata il 29 maggio, davanti ai giudici della Prima sezione penale del tribunale di Napoli nord. Carmine Della Gatta, difeso dal legale Giovanni Cantelli, potrebbe però giocare la carta dell’abbreviato.
Il giovane gambiano, la cui richiesta di asilo era stata in un primo momento rigettata, è stato trasferito in una struttura di Caserta. Ha ancora un proiettile conficcato in gola e riesce a ingerire liquidi. Per fortuna è tornato a parlare. I medici dell’ospedale Cardarelli di Napoli gli salvarono la vita.

A Gricignano d’Aversa il centro era gestito dalla cooperativa La Vela, la stessa che a Casaluce opera nella struttura Sprar. Ma qui, a Casaluce, la storia è un po’ diversa e l’integrazione non è una chimera, anzi. Bakary Sanyang, ad esempio, 18 anni, arrivato in Italia con un barcone partito dalla Libia, oggi a Casaluce, è stato in pratica adottato da una famiglia del posto, quella di Salvatore Fusco che si prende cura di lui come un figlio. Con Bakary la famiglia Fusco va al bowling o al Mac Donald, condivide la quotidianità, festeggia i compleanni, in una vera esplosione di affetto. Tanto amore anche per Fatty Ndjai, accolto da un’altra famiglia casalucese. La stessa cosa che avrebbe voluto Bobb, ma si è ritrovato con un proiettile conficcato in bocca.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino