«No al pignoramento, giù le mani dal Pinto: è di pubblica utilità»

«No al pignoramento, giù le mani dal Pinto: è di pubblica utilità»
Pignormento stadio Pinto: il Comune propone opposizione. Conferito il mandato all'avvocato comunale per preparare l'atto di impugnazione dell'azione legale avviata...

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Pignormento stadio Pinto: il Comune propone opposizione. Conferito il mandato all'avvocato comunale per preparare l'atto di impugnazione dell'azione legale avviata dalla Sace di Mario Pagano. L'imprenditore che vanta dal Comune un credito complessivo di circa 48 milioni, ha deciso di azionarlo proponendo l'esecuzione immobiliare sull'impianto sportivo del calcio cittadino. In giudizio il Comune intende far valere due ragioni utili, secondo i legali dell'ente, a far decadere l'azione giudiziaria. Il primo: il credito è dovuto dall'organismo straordinario di liquidazione e quindi non azionabile su beni comunali non rientranti tra quelli indicati come utili a saldare i vecchi debiti. Il secondo: lo stadio Pinto, in quanto bene di pubblica utilità, non è assoggettabile al pignoramento. Una linea difensiva chiara che, almeno relativamente al primo punto, è stata riconosciuta efficace dai giudici, in passato, in altri contenziosi avviati da Pagano con pignoramenti su latri beni comunali.

L'azione della Sace aveva gettato qualche velo di preoccupazione in seno alla Casertana F.c. componente della rete temporanea di imprese che ha progettato e partecipato alla gara per la ricostruzione dello stadio Pinto. Il timore era che pendente il pignoramento, una volta eventualmente aggiudicata la gara, il Comune non avrebbe potuto provvedere alla aggiudicazione 90ennale che è atto eccedente l'ordinaria amministrazione e quindi impossibile da porre in essere su un bene pignorato. Con l'atto di opposizione il Comune, però, chiederà e quasi certamente otterrà la sospensione dell'efficacia del pignoramento di Pagano.



Sulla questione, insomma, l'amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino si sente in una botte di ferro. Sicurezza corrisposta anche dai legali della Casertana e dell'Aurora Immobiliare (socia del club rossoblù nell'impresa stadio nuovo) che hanno subito rassicurato i rispettivi clienti circa i risvolti della vicenda. E dunque, la procedura per la costruzione del nuovo stadio va avanti. Il Comune ha designato la commissione che dovrà valutare l'offerta presentata da Casertana ed Aurora Immobiliare. Nei prossimi giorni si procederà all'apertura della busta e, valutatone eventualmente congruo il contenuto, si potrà proseguire con gli atti successivi. I proponenti avranno a disposizione tre mesi per presentare il progetto esecutivo, quello di cantiere: poi le valutazioni della pubblica amministrazione su quel documento e l'aggiudicazione definitiva delle opere che, da preventivo, ammonteranno a 51 milioni di euro. Presumibilmente negli ultimi mesi di quest'anno si potrà procedere all'atto definitivo e, per quella data, i giudici si saranno espressi circa il pignoramento dello stadio eseguito dalla Sace. In caso di accoglimento delle ragioni che il Comune intende far valere in giudizio e di sospensiva preliminare dell'efficacia dell'azione esecutiva, non ci saranno ostacoli alla concessione in uso per novant'anni dello stadio alla rete temporanea di imprese composta da Casertana F.c., Aurora Immobiliare e Consorzio stabile Santa Rita.



Intanto, al Pinto sono in corso i lavori di sostituzione dei sediolini. L'impresa ha provveduto a smontare tutti quelli della tribuna. Negli scorsi giorni, però, le opere hanno avuto un rallentamento. Si attende la fornitura dei nuovi sediolini da installare anche nei distinti. Questione di pochissimo poi i lavori riprenderanno. Così come quelli relativi all'installazione di un maxischermo nella zona della curva sud. Anche quell'opera è parte di un appalto che doveva essere collegato al restyling dello stadio in vista dell'Universiade svolta nel 2019. Vari problemi hanno rallentato l'inizio dei lavori ma dopo tre anni, sembra proprio che a stretto giro quelle opere saranno terminate. In un periodo in cui l'impiantistica sportiva in città è stata al centro di numerose polemiche, come accaduto ad esempio nel caso della piscina, sembra intravedersi un risvolto di positività.
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Il Mattino