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È un duro atto di accusa quello che l'assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Marzo ha rivolto a una delle società di servizi che ha lavorato nel capoluogo. Nel mirino dell'amministrazione sono finiti i lavori svolti in via Ricciardi, via Settembrini e via G.M. Bosco per cui ora, il delegato, ha ufficialmente richiesto il ripristino delle sedi stradali in dieci giorni pena il ricorso alle polizze fideiussorie presentate dall'impresa per poter riparare al danno in autonomia. I lavori erano stati autorizzati il 17 marzo del 2022 e prorogati due volte, il 20 ottobre successivo e venti giorni fa, il 2 febbraio.
L'esito dei lavori, però, non è stato soddisfacente per l'assessore Marzo che già dieci giorni fa aveva inviato alla società una diffida ad adempiere con tanto di richiesta di sopralluogo, negato in una missiva in cui veniva espresso il punto di vista della società sulla questione.
La nuova missiva dell'Ente, che porta anche la firma del dirigente Luigi Vitelli, contesta il diniego dell'azienda che aveva informato gli uffici di come «tutte le aree interessate ai lavori di nostra pertinenza, ossia marciapiede e pavimentazione stradale sono state ripristinate nel rispetto delle disposizioni di legge». Narrativa che Palazzo Castropignano respinge al mittente affermando che «il ripristino è stato eseguito in totale assenza del rispetto delle prescrizioni previste nel titolo autorizzativo del regolamento comunale». Le norme approvate nel dicembre 2015 dall'allora commissario prefettizio Maria Grazia Nicolò, prevedono le modalità e i tempi di riempimento degli scavi e stabiliscono che «il titolare dell'autorizzazione ha l'obbligo di provvedere alla eliminazione di qualsiasi avvallamento e cedimento in prossimità degli scavi o riconducibile, a sindacabile giudizio dei competenti servizi comunali, all'intervento stesso».
Le immagini scattate dai funzionari comunali accompagnano la protesta di assessore e dirigente che lamentano la mancata esecuzione del ripristino definitivo e i molteplici problemi causati dal ripristino temporaneo, in particolare in via Settembrini e via Ricciardi dove sono evidenti i segni di cedimento del manto stradale così come la presenza di numerose buche lungo le fosse di scavo tracciate e colmate dagli operai che hanno lavorato nei giorni scorsi. Ad aggravare il quadro delle inadempienze anche i danni alla nuova segnaletica orizzontale come per le strisce pedonali di via G.M.
Il Mattino