La strage degli alberi a Caserta: è guerra in tribunale

La strage degli alberi a Caserta: è guerra in tribunale
«Il Comune sospenda immediatamente gli interventi di abbattimento e potatura degli alberi altrimenti ne risponderà in sede civile e penale». Sono determinati ad...

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«Il Comune sospenda immediatamente gli interventi di abbattimento e potatura degli alberi altrimenti ne risponderà in sede civile e penale». Sono determinati ad andare fino in fondo i rappresentanti del direttivo provinciale di Legambiente Caserta. Nel dettaglio gli ambientalisti contestano l'assenza di una programmazione e la conseguente decisione, da parte dell'amministrazione, di passare alla fase operativa senza che sia stata approvata quella progettuale.

 
«Le determine del Comune sono intempestive e inopportune lamentano Gianfranco Tozza e Nicola D'Angerio non si può intervenire sul verde pubblico senza aver prima effettuato un'analisi del territorio per verificare quali e quante piante abbattere, quali sottoporre alla potatura e soprattutto dove operare. Tutto questo non può essere fatto dopo, come sostenuto dall'assessore al ramo Franco De Michele. E' un ragionamento assurdo e privo di ogni logica». Nel mirino di Legambiente anche la carenza in organico di figure specializzate che abbiano competenza in questo settore. «La legge al riguardo è chiara sostengono se un Ente non possiede le professionalità competenti per espletare un servizio, deve individuarle attraverso contratti di consulenza esterna. Non può appellarsi ai volontari. Né demandare l'incarico a personale che opera in altro settore. Deve affidarsi a professionisti che si assumano la responsabilità del compito che devono svolgere». Su questo tema è intervenuto anche il consigliere comunale di Speranza per Caserta, Francesco Apperti, per avere lumi sui compiti assegnati agli agronomi presenti nella short list del Comune: «Farò un accesso agli atti ha dichiarato - per capire se e quali incarichi sono stati affidati a questi professionisti e perché non siano stati coinvolti nelle operazioni di abbattimento e potatura degli alberi».


Gli interventi di potatura attualmente in corso in città sono stati stigmatizzati anche dal decano degli agronomi e socio onorario di Legambiente, Raffaele «Lucio» Mazzitelli, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo in viale Beneduce: «I lavori sono stati eseguiti malissimo. L'eucalipto è una pianta molto particolare e dotata di una grande forza per la quale va effettuato un trattamento specifico. E invece quegli alberi sono diventati teatro di uno scempio. Possibile si domanda - che nessuno del Comune abbia controllato il lavoro che stava svolgendo la ditta incaricata». L'ultimo appello all'amministrazione riguarda infine la redazione del Puc: «Vorremmo sapere incalzano Tozza e D'Angerio a che punto è il piano del verde che per legge deve essere allegato al piano urbanistico comunale e soprattutto da chi è stato realizzato. Inutile precisare che in assenza di questo documento fondamentale, il Puc non potrà essere approvato». Sulla vicenda alberi sono intervenuti nelle ultime ore anche i rappresentanti della rete «Caserta sostenibile» per dire «basta al taglio indiscriminato delle piante». «La manutenzione del verde fa notare Umberto Marzuillo va programmata e realizzata affidandosi agli esperti del settore. E in questa città ce ne sono tanti. Non siamo certo contrari agli interventi di potatura e alla messa in sicurezza degli alberi a rischio ma a condizione che questi lavori vengano preceduti da un'attenta analisi che prenda in considerazione tutte le soluzioni alternative al taglio netto. Non vorremmo infatti che il rischio di incolumità fosse utilizzato come alibi per eliminare totalmente il verde nell'indifferenza e nel silenzio generale della città». Dopo le polemiche anche le proposte. Tra queste una raccolta fondi, promossa da Mazzitelli, per acquistare alberi da piantare in città al posto di quelli che sono stati abbattuti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino