«Sono stato violentato da Ciro Guarente quando avevo sedici anni, mi sento in colpa: se lo avessi denunciato, oggi Vincenzo sarebbe ancora vivo». E' la sintesi...
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La lettera è stata pubblicata dal sito di Arcigay in forma anonima ed è il racconto inquietante di una violenza sessuale che Guarente avrebbe perpetrato ai danni del ragazzo, all'epoca 16enne, dentro la sua casa di Licola. «Mi adescò su Facebook, - ricorda il giovane - poi una volta in casa sua mi violentò. Era la notte di Capodanno del 2010».
«Ciro Guarente è un violento, e non sono la sua unica vittima - continua il 23enne -. Se sono qui a scrivere è per chiedere scusa a me stesso per essermi odiato e per aver avuto vergogna di me stesso, per essermi dato la colpa di quello che era accaduto e per non aver avuto la forza di denunciarlo all'epoca e per questo devo chiedere scusa anche alla famiglia di Vincenzo, perché se avessi denunciato tutto quando accadde, probabilmente oggi Vincenzo sarebbe ancora vivo. Ai miei genitori chiedo scusa dal più profondo del cuore, perché non mi sono fidato di loro, perché ho avuto paura che non mi accettassero per quello che sono e perché nel mio terrore ho trascinato anche loro, senza mai rendermi conto di avere bisogno di aiuto».
La lettera potrebbe a breve essere oggetto di accertamenti da parte della procura che coordina le indagini sul barbaro assassinio di Vincenzo Ruggiero. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino