Carabiniere omicida, lutto a Castelforte per la vittima direttore d'albergo

L'omicida originario di Carinola

I protagonisti della tragedia di Suio Terme
Si chiama Giuseppe Molinaro il carabiniere 56enne che, ieri pomeriggio, ha ucciso Giovanni Fidaleo, direttore di un noto albergo di Suio Terme, e ferito una donna di 40 anni,...

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Si chiama Giuseppe Molinaro il carabiniere 56enne che, ieri pomeriggio, ha ucciso Giovanni Fidaleo, direttore di un noto albergo di Suio Terme, e ferito una donna di 40 anni, ricoverata d'urgenza al Gemelli di Roma. Oltre a sconvolgere la cittadina del basso Lazio, frazione del comune di Castelforte, la terribile vicenda ha choccato anche gli abitanti di diversi comuni dell'alto casertano, in particolar modo quelli di Teano e Carinola. Il militare, infatti, era originario di San Marco, il borgo più popoloso di Teano. Da qualche tempo, l'uomo era separato dalla propria consorte, che viveva con i loro due figli.

Proprio per questo motivo, da alcuni mesi Molinaro era solito dormire presso gli alloggi della caserma dei carabinieri di Carinola, dove lavorava da poco meno di un anno. Stando ad alcune indiscrezioni, sembra che ultimamente anche i rapporti con l'Arma fossero arrivati agli sgoccioli. Negli ultimi anni, infatti, Molinaro aveva prestato servizio a Castelforte: da tempo aveva chiesto il trasferimento in Campania, per avvicinarsi alla famiglia, salvo poi ritornare sulla propria decisione. Stando alle voci di chi ha avuto modo di conoscerlo e frequentarlo, l'appuntato teanese non sarebbe stato così entusiasta al momento della comunicazione del trasferimento a Carinola. I suoi recenti comportamenti, però, non avevano mai lasciato presagire nulla di particolare. Stando alle prime ipotesi dietro il folle gesto compiuto presso l'albergo di Suio Terme si cela un movente passionale. La terribile notizia proveniente dal basso Lazio si è diffusa solo in serata anche a Capua, dove Molinaro si è costituito (l'avvocato è Gianpiero Guarriello).


Chiaramente, l'epilogo della tremenda vicenda ha sconvolto davvero tutti, in particolare chi lo conosceva. Nessun suo concittadino avrebbe potuto immaginare che fosse in grado di uccidere un uomo a sangue freddo e di far fuoco contro una donna indifesa.
«Questa notizia non può fare altro che lasciarci senza parole - ha detto Giovanni Scoglio, fascia tricolore di Teano e avvocato - siamo davvero sconcertati per quanto accaduto. Aspettiamo di conoscere i dettagli di questa tragedia. Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso. Come amministrazione e come città ci stringiamo intorno al dolore della famiglia della vittima e dell'intera comunità di Castelforte». «Quello compiuto dal carabiniere è un gesto orribile, che mi lascia esterrefatto e che è da condannare assolutamente», ha dichiarato invece Dino D'Andrea, ex sindaco sidicino, anch'egli originario di San Marco. «Quanto accaduto - continua - inoltre, rischia di sconvolgere irreparabilmente le vite della sua ex moglie e dei suoi due figli, bravissime persone e grandi lavoratori».

Naturalmente, sulla vicenda si sono espresse anche alcune istituzioni del Comune di Carinola, dove il carabiniere prestava servizio. In particolare, Rino Di Cresce, consigliere della maggioranza guidata da Giuseppina Di Biasio, ha dichiarato che la notizia lo ha letteralmente sconvolto: «Non ho mai avuto modo di parlare con Molinaro, lo conoscevo poco. Solitamente lavorava in caserma, raramente lo si vedeva in strada. Questo è un momento davvero triste per tutti noi. Ci auguriamo che gli inquirenti riescano a fare subito luce sulla vicenda». Adesso tocca ai carabinieri di Formia riuscire a chiarire tutti gli aspetti del dramma.


Nel frattempo, la comunità di Castelforte piange la scomparsa di Giovanni Fidaleo, il direttore dell'albergo. Come spiegato dal vicesindaco Michelina Terillo, l'uomo era molto conosciuto in paese. In suo onore, e come segno di vicinanza ai propri familiari, nella giornata di oggi verrà proclamato il lutto cittadino.
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Il Mattino