Maddaloni: nuovo corridoio «veloce» per la Superstrada, cancellati tre chilometri dal progetto

La variante del tracciato del primo lotto Marcianise-Paolisi

Il nuovo progetto per la Superstrada di Maddaloni
Si lavora già al "tracciato corto". In concreto, il corridoio Caserta-Benevento si farà e avrà pure un nuovo "chilometro zero". Nemmeno il...

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Si lavora già al "tracciato corto". In concreto, il corridoio Caserta-Benevento si farà e avrà pure un nuovo "chilometro zero". Nemmeno il tempo di chiudere la prima fase del dibattito pubblico, con la presentazione dei «Quaderni degli attori», che già si lavora alla variante del tracciato del primo lotto del nuovo collegamento stradale Marcianise-Paolisi. C'è intesa totale tra i comuni di Maddaloni, Marcianise e l'Anas: è già cambiato il percorso del collegamento veloce "Terra di Lavoro-Sannio" che si integrerà con il costruendo "sistema di viabilità veloce" interno all'Interporto Maddaloni-Marcianise e con il futuro "raccordo anulare" della piattaforma logistica casertana e delle aree economiche speciali (Zes). Si lavora a due varianti. La prima: i primi tre chilometri del primo lotto sono stati cancellati. L'accesso o "chilometro zero" della superstrada è stato spostato in prossimità di via Calabricito (area ingresso est dell'Interporto). I progettisti dell'Anas stanno disegnando il raccordo plurimo con la strada interprovinciale Maddaloni-Acerra, l'asse di accesso al nascente casello autostradale sull'A30 e alla futura zona degli insediamenti produttivi. La seconda variante è invece di natura urbanistica.

«Come è accaduto - spiega il vicesindaco Nicola Corbo - con i progetti di Rfi per la Bari-Napoli, il nuovo percorso sarà integrato nel redigendo Puc. Ora, la palla passa ai tecnici che stanno elaborando la soluzione migliore di accesso alla nuova superstrada». Sul nuovo percorso c'è anche il placet della Regione Campania, dell'Interporto Sud Europa (Ise) e di Autostrade per l'Italia. «Il fattore tempo - rivela il sindaco Andrea De Filippo - è fondamentale perché abbiamo due obiettivi prioritari: l'opera si deve realizzare ma deve integrarsi subito con i progetti già in corso e finanziati. E questi ultimi vanno tutelati perché sono già stati stanziati con 30 milioni di euro per la costruzioni di nuove strade al servizio delle aree di accesso alla piattaforma intermodale dell'Interporto e dello scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise». A catena, sono in corso investimenti di Rfi per la costruzione dell'"hub materiali" per le infrastrutture ferroviarie di tutto il Mezzogiorno. In contemporanea, è partito l'investimento di Poste Italiane per la costruzione di un "hub distribuzione" di circa 20mila metri quadrati che sorgerà al ridosso del nuovo "hub merci Decathlon". «Sarà pure l'effetto di una congiuntura favorevole - conclude il sindaco - ma non possiamo indugiare in discussioni sul corridoio Caserta-Benevento. L'opera serve ma solo se inquadrata nel sistema viario del Terminal merci dell'Interporto Sud Europa (Ise). Il nostro ruolo è limitato: possiamo pertanto solo creare le condizioni, con strumenti urbanistici aggiornati, per facilitare gli insediamenti di grandi player del settore». Sarà Anas a formulare la nuova proposta progettuale che non toccherà il sistema di rotonde, già costruite, che si raccordano con l'A1 e l'A30.

Urge invece un raccordo prossimo al tracciato della statale Appia che funzioni come «alternativa al sistema viario esistente insufficiente e valvola di sfogo per il traffico pesante della piattaforma intermodale». Insomma, serve un sistema per deviare il traffico pesante che attualmente attraversa le vecchie strade provinciali e comunali. Il nuovo tracciato dell'Anas è un percorso che porterà consistenti risparmi. Non saranno espropriati 516mila metri quadrati di suolo. Si evita l'abbattimento di otto palazzi. La nuova area degli insediamenti produttivi di Maddaloni non sarà spaccata in due da un percorso di una nuova superstrada sopraelevata realizzata su piloni. Risparmiati tre chilometri di tracciato, azzerato il carico urbanistico previsto e l'impatto ambientale. Il tutto si traduce in un risparmio finanziario importante di molte decine di milioni di euro nonché la sovrapposizione con altre opere in costruzione. 

 

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Il Mattino