Teatro Alambra in rovina: il Comune verso l'acquisto

Nuovo cambio di strategia: valutazione immobiliare subito. Presentato e acquisito un progetto di ristrutturazione

Teatro Alambra
C'è un futuro possibile per lo storico teatro Alambra, oggi ridotto in macerie. Nuovo cambio di strategia: valutazione immobiliare subito. Presentato e acquisito un...

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C'è un futuro possibile per lo storico teatro Alambra, oggi ridotto in macerie. Nuovo cambio di strategia: valutazione immobiliare subito. Presentato e acquisito un progetto di ristrutturazione. Oggi, sono scomparsi il palcoscenico, la galleria, la platea, i camerini. Poi, previa valutazione di quello che resta (mura perimetrali e sala proiezione) ad opera del Genio civile e degli altri organi competenti, si va verso l'acquisto o l'esproprio.

Intanto, il consiglio comunale e la commissione bipartisan per il recupero dell'Alambra ha gettato la spugna ben prima dello scadere dell'incarico fissato per il 31 dicembre scorso. Rovesciate, a sorpresa, le prospettive pessimistiche del progetto, di cui è coordinatore Antonio De Lucia, presidente della società italiana del Dottorato di Ricerca e già ricercatore presso l'Università Parthenope di Napoli. L'acquisto da parte del comune si può fare e conviene. «Chi vede spiega - solo le macerie non valuta che l'acquisizione dell'immobile è un investimento irrisorio ma strategico sia dal punto di vista patrimoniale che per il rilancio del centro storico desertificato».


Il modello è semplice: «Cultura ed economia non sono più considerati mondi antitetici; esiste l'economia della cultura che può svolgere un ruolo strategico nelle politiche di sviluppo locale, soprattutto nella fase post industriale che ha vissuto Maddaloni». Più che le convinzioni contano le cifre: investire un euro in economia della cultura ne crea almeno tre di investimento indotto. A Maddaloni, il recupero del teatro coinciderebbe con il ritorno del commercio in centro e degli investimenti sul patrimonio edilizio esistente e inutilizzato.


«Successivamente all'acquisto - conclude De Lucia - si potrà concorrere all'ottenimento di fondi regionali di intervento per la valorizzazione, ma anche attingere dalle risorse straordinarie che verranno messe a disposizione dal Pnrr. Oltre il tecnicismo, sarebbe arginato l'abbandono del centro che, a Maddaloni, ha raggiunto livelli impressionanti con costi sociali non facilmente quantificabili». Smentite le previsioni catastrofiche: conviene investire nel teatro che, in 114 anni di esistenza, è stato frequentato da attori di prima grandezza da Totò, a Gabriele Lavia fino a Gigi Proietti. In soldoni, è di fatto respinta qualsiasi ipotesi di acquisto partendo dalle stime immobiliari di circa 700mila euro. Un valore giudicato stratosferico e non adeguato al reale valore del rudere. Il sindaco Andrea De Filippo conferma: «La valutazione sulla stato dei luoghi è solo il primo passo. Sarà un organo tecnico pubblico a valutare il valore. Abbiamo una certezza. Il futuro dell'Alambra non può non essere legato inevitabilmente alle attività pubbliche o culturali. È sancito tutto dal nuovo Puc in avanzata fase di elaborazione. Questo luogo della memoria va difeso e recuperato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino