Marcianise. È un «giallo» da ricchi, nascosto sotto l’Oromare, centro produttivo e di lavorazione di gemme, coralli e oro. Come sia nato un laboratorio...
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I gioielli creati venivano spacciati per prodotti con marchi Pandora, Bulgari, Tiffany, Chantecler e Chanel. Un modo per dimezzare i costi e guadagnare sulla rivendita. Il perito della Pandora, giunto da Roma a Marcianise, ha spiegato ieri agli inquirenti che solo un tecnico esperto in oreficeria si sarebbe accorto della «clonazione». Non si esclude che le aziende «vittime» possano costituirsi in giudizio a conclusione dell’indagine. I preziosi messi insieme dagli orafi erano talmente ben rifiniti che non avrebbero destato alcun sospetto per gli acquirenti. E invece, la guardia di finanza ha scavato a fondo trovando il laboratorio gestito da D.A., 60 anni, nato a Napoli ma molto conosciuto in zona perché residente proprio in provincia di Caserta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino