Trasporti, Atc: la Regione dice «no» alla proroga del contratto

Trasporti, Atc: la Regione dice «no» alla proroga del contratto
CASERTA - Trasporto pubblico: crescono le sofferenze e le situazioni di criticità. È il caso dell’Atc, l’azienda guidata dall’amministratore unico Luigi Esposito, che ha...

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CASERTA - Trasporto pubblico: crescono le sofferenze e le situazioni di criticità. È il caso dell’Atc, l’azienda guidata dall’amministratore unico Luigi Esposito, che ha chiuso formalmente la procedura di licenziamento per 37 dipendenti, malgrado che agli stessi non siano state saldate ancora quattro mensilità. Ieri tensione alle stelle nel deposito di Vitulazio dove gli operatori di esercizio hanno incrociato le braccia a fronte di una condizione che li penalizza ormai da troppo tempo, pur assicurando da parte loro un servizio del tutto regolare e puntuale. La protesta ha assunto sin dalle prime ore del mattino toni anche drammatici. Ha avuto quale testimone solidale il consigliere regionale Luigi Bosco che nell’occasione avrebbe pure manifestato l’intenzione di dimettersi dalla Quarta Commissione regionale di cui è componente in contestazione con gli stessi indirizzi istituzionali della Regione dal momento che la Direzione generale del comparto trasporti è apparsa intransigente nel negare ogni eventuale proroga del contratto con Atc alla fine dell’anno. Una scelta che è apparsa a molti discutibile (tra questi la Cgil) tenuto conto che la stessa azienda di Vitulazio l’undici dicembre aveva comunque ufficializzato di «avere individuato autonomamente le soluzioni economiche, finanziarie, tecniche, organizzative e gestionali indispensabili per mantenere gli affidamenti in essere». Nel primo pomeriggio lo stesso manager Esposito, dopo avere incontrato una delegazione dei lavoratori, aveva ribadito la disponibilità ad una rimodulazione del programma di esercizio, notificando successivamente la convocazione di un incontro con i sindacati per giorno 29 prossimo, centrato proprio sulle problematiche salariali. Rispetto a questo stato d’impasse e agli incombenti licenziamenti, la Faisa (col segretario Carlo Nugnes) ha avanzato due proposte alternative.
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Il Mattino