Trentola, muore dopo l'intervento Il pm: tre medici a giudizio

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Una nefrectomia radicale. Il nome complicato corrisponde a una delicata asportazione dell'intero rene e del tessuto adiposo circostante. L'operazione viene eseguita quando non è possibile lasciare un rene.


Ma dopo questo intervento, Nunzia Nobis, 43 anni, affetta da severa calcolosi renale, è morta. E' successo un anno fa. Ora, il magistrato Liana Esposito che indaga sulla sua morte - la donna era originaria di Trentola Ducenta - ha chiesto il rinvio a giudizio per tre medici indagati dell'ospedale Cardarelli.
L'accusa, pesantissima, è di imprudenza e imperizia. Il pm ha chiesto, dunque, un processo per i camici bianchi Clemente M., Andrea O. e Paolo F., di Napoli e Pozzuoli. La famiglia della donna - residente a Cardito , ma originaria di Trentola Ducenta- è rappresentata dai legali Mario Griffo e Davide De Marco.


Una morte che ha sconvolto la vita di un'intera famiglia: il marito della donna ora si prende cura dei suoi tre bambini, ma non può rassegnarsi alla morte della moglie. Un decesso improvviso e non previsto in seguito a un intervento delicatissimo. Gli avvocati sono intenzionati a far emergere la verità sul decesso di una giovane donna, bella e solare, che doveva sottoporsi a un intervento considerato delicato. L'udienza è stata fissata per il 5 luglio davanti al gup di Napoli, Ida Rossetti. Sarà lei ad avere l'ultima parola.
L'inchiesta tutta napoletana ha ripercorso tutte le varie fasi della degenza e dell'operazione. Nunzia era entrata in sala operatoria alle ore 10 di lunedì, 8 giugno del 2020, ma da quella sala Nunzia non è mai più uscita viva. In serata era stata trasferita nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Cardarelli di Napoli, fra i migliori del Sud Europa. Poi, i chirurghi avevano optato per una seconda operazione per tentare l'impossibile, ma Nunzia era morta subito dopo.


In realtà, pare che la donna sia stata operata dopo una settimana di ricovero in ospedale: il sospetto è che la sua morte sia legata a un errore medico. Perchè i medici hanno atteso tanto per operarla? Intanto, sotto i riflettori della procura di Napoli c'è l'operato di tre camici bianchi dell'azienda ospedaliera di Napoli di rilievo nazionale. Si tratta del chirurgo e dei suoi colleghi che avevano preso in carico la donna nei giorni precedenti all'intervento chirurgico.
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Il Mattino