Truffano anziana in provincia di Perugia,bloccati sull'autostrada per Napoli: recuperati 7mila euro

Donna raggirata con la tecnica del "finto maresciallo"

Controlli della polizia stradale
La Polizia di Stato di Caserta ha denunciato due cittadini residenti in provincia di Napoli, poiché ritenuti responsabili di truffa aggravata commessa ai danni di una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Polizia di Stato di Caserta ha denunciato due cittadini residenti in provincia di Napoli, poiché ritenuti responsabili di truffa aggravata commessa ai danni di una donna di 80 anni residente in provincia di Perugia. Nel corso di un controllo effettuato da una pattuglia della Polizia Stradale ad un veicolo occupato da due persone sull’A1 in direzione di Napoli, nei pressi dell’area di servizio “San Nicola”, è stata rinvenuta una sacca con circa 7.000 euro in contanti.

L’esitazione circa la provenienza del denaro ha spinto i poliziotti ad avviare le indagini, accertando che i due soggetti avevano “truffato” qualche ora prima la donna, residente in un comune della provincia di Perugia. La vittima, rintracciata grazie alla collaborazione dei militari della stazione dei carabinieri di Città di Castello, ha fornito le indicazioni utili per l’individuazione dei truffatori, specificando anche le modalità con cui era stata raggirata. Ingannata telefonicamente da uno sconosciuto che, presentatosi come “maresciallo”, le aveva riferito del coinvolgimento del figlio in un incidente stradale, aveva consegnato denaro contante ad un soggetto spacciatosi per Carabiniere, a titolo di cauzione per il rilascio del figlio.

Dopo il riconoscimento da parte della vittima di uno dei fermati, i due sono stati denunciati per il reato di truffa aggravata in concorso. La somma di denaro è stata sequestrata per la successiva restituzione alla vittima.

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino