Dietro la lunga coda di Partenope, gli scintillii delle squame che hanno aperto il nuovo San Paolo per le Universiadi, il secondo evento di sport più imponente per numero...
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Il giallo kazako non è l’unico intoppo dell’avventura degli atleti di stanza a Castel Volturno non sono. Al Tulip ci sono 630 persone, tra sportivi e accompagnatori, e mercoledì sera, tutti loro sono stati sistemati nei bus diretti a Napoli per la cerimonia inaugurale dei Giochi. La loro attesa, sotto il sole rovente del Litorale, è durata due ore. Non si trovavano e non si comprendeva chi dovesse recapitar loro i braccialetti per l’accesso al San Paolo. Dopo varie peripezie, l’intervento delle forze dell’ordine, finalmente i pullman sono partiti per Napoli con i braccialetti ritrovati. Tra le dimenticanze che stanno affliggendo gli atleti, non ne è mancata una sanitaria. Uno degli sportivi ha avuto un infortunio ed è stato accompagnato a Pinetamare. Visitato e dimesso con puntualità dai medici della clinica domitia, è stato «dimenticato» al Pronto soccorso dai suoi accompagnatori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino