Vendemmia nella Reggia di Caserta, riparte l'antica vigna del Re

Vendemmia nella Reggia di Caserta, riparte l'antica vigna del Re
Torna in produzione l'antica vigna del Re che serviva le tavole e la cantina reali nel bosco di San Silvestro del Palazzo Reale di Caserta. Nel parco della Reggia dopo oltre...

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Torna in produzione l'antica vigna del Re che serviva le tavole e la cantina reali nel bosco di San Silvestro del Palazzo Reale di Caserta. Nel parco della Reggia dopo oltre un secolo il 25 settembre si vendemmierà il Pallagrello, un vitigno autoctono molto apprezzato già dai Borbone. Si tratta di un percorso di rinascita e di studio storico e agronomico, che sta per vedere finalmente la luce dopo anni di abbandono.

«Dell'antica vigna borbonica vedremo e assaporeremo presto i frutti - ha detto il direttore del Palazzo Reale di Caserta, Tiziana Maffei, presentando l'iniziativa oggi a Roma - la Reggia, nata come massima rappresentazione di prestigio del nuovo regno di Carlo di Borbone, completata dal Bosco di San Silvestro, è stata concepita come parte di un articolato sistema produttivo territoriale».

La vigna originaria aveva un'estensione di circa cinque ettari, giusto di fronte alla Casina di San Silvestro nel bosco omonimo. Le infestazioni di oidio e fillossera dei primi anni del Novecento, assieme alla decadenza sociale e politica delle regioni meridionali e al contemporaneo sviluppo industriale dell'agricoltura e dell'enologia piemontese e toscana, ne decretarono una veloce scomparsa e un sostanziale oblio nonostante le indubbie qualità ampelografiche. Nel 2018 l'allora direttore, Mauro Felicori, decise che la Reggia doveva rivivere in tutte le sue funzioni, «ritornare a essere una casa vivente».

Venne quindi assegnato all'azienda Tenuta Fontana la concessione di un ettaro di terreno coltivato a vite all'interno del Bosco che lo ha ripulito e rilanciato. «La previsione è di un migliaio di bottiglie prodotte, nella migliore delle ipotesi - spiegano Maria Pina e Antonio Fontana - sarebbe già una grande conquista ma il nostro obiettivo principale era far rinascere la Vigna e ci siamo riusciti». Ad aiutarli, nel difficile lavoro di rinascita della Vigna borbonica, due dei migliori professionisti sulla piazza nazionale: l'enologo fiorentino Francesco Bartoletti; e l'agronomo livornese Stefano Bartolomei.

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Il Mattino