«Via da scuola solo se accompagnati», e il papà denuncia la preside

«Via da scuola accompagnati» genitore denuncia la preside
Denunce, diffide, querele, la volante della polizia che arriva a scuola e procede all’identificazione dei protagonisti della storia e tanta, tantissima confusione. Si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Denunce, diffide, querele, la volante della polizia che arriva a scuola e procede all’identificazione dei protagonisti della storia e tanta, tantissima confusione. Si è risolto così il caso dei due bambini di 11 e 12 anni trattenuti a scuola per seguire la «regola» per cui gli alunni devono tornare a casa solo accompagnati dai genitori. Il padre dei bambini, un avvocato, ieri, si è recato in questura a Caserta per depositare una denuncia-querela ravvisando, in ipotesi, il sequestro di persona da parte della dirigente. «Ma io ho proceduto seguendo la legge, non costringo nessuno, figuriamoci. Non voglio certo creare problemi alle famiglie», spiega la preside della scuola media Moro-Pascoli.


L’inghippo era sorto venerdì. Alle due del pomeriggio una dipendente della scuola telefona a casa dei due bambini e chiede alla madre di mandare i nonni a riprendere i figli a scuola. La donna, che accudisce anche un bambino di pochi mesi, fa per recarsi di persona nel plesso. Arriva però il marito che, arrabbiato, dopo un mese di diffide ed esposti nei confronti del personale della scuola che più volte aveva telefonato a casa per richiedere l’accompagnamento dei bambini, chiama la polizia. Giunto alla Moro-Pascoli, i bimbi vengono lasciati andare da soli a casa - distante solo 300 metri - sotto la responsabilità del padre. Ma il genitore non si arrende. Incontra la preside e riferisce che si ribella alla deriva «burocratica e totalitaria» della scuola spiegando che «non esiste nessuna norma che imponga ai genitori di essere presenti fisicamente per strada dopo che sia superato il perimetro scolastico». Ieri, è scattata la denuncia.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino