Zanzare a Cellole, il sindaco ordina la disinfestazione

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CASERTA - «Prevenire è meglio che curare» recita l’adagio. Così mentre cresce l’allarme per la Chikungunya, il virus trasmesso dalla...

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CASERTA - «Prevenire è meglio che curare» recita l’adagio. Così mentre cresce l’allarme per la Chikungunya, il virus trasmesso dalla puntura della zanzara tigre che sta colpendo in particolare il Lazio, ma che ha fatto registrare un caso nel Modenese, in Emilia Romagna, uno nel Mantovano, un altro in Lombardia ed uno nelle Marche, il sindaco di Cellole Angelo Barretta ha pensato bene d’anticipare i tempi e di correre ai ripari. 

Disinfestare con forza e con convinzione il territorio comunale per evitare possibili casi e contagi. È stato così aperto un tavolo di lavoro specifico, con un’azienda specializzata del settore, la stessa a cui si affida spesso l’Asl della zona per i cicli di disinfestazione di sua competenza, gli ultimi due eseguiti tra l’altro a luglio ed agosto scorsi. Oggi pomeriggio è in programma il primo incontro, alla presenza anche del capo del nucleo di protezione civile di Cellole Lucio Oliva. 
L’obiettivo è definire un piano generale a tutela della salute di tutti i cittadini, soprattutto i bambini. L’azione prevede un’intensa disinfestazione su tutto il perimetro comunale, nelle zone di Baia Domizia sud, Baia Felice, Borgo Centore e nel centro urbano di Cellole. Due o tre i cicli programmati, per un costo di circa mille e cinquecento euro. Particolare attenzione sarà riservata alle aree ed agli spazi verdi adiacenti i plessi scolastici cittadini ed alla zona cosiddetta del pantano, tra il mare e la Domiziana, a ridosso di via Fontana Vecchia. Già domani sera probabilmente il primo intervento che Barretta definisce “sinergico e definitivo”. Con la stessa azienda sarà approntato anche un programma di derattizzazione, per affrontare e risolvere, si spera, il problema della presenza dei ratti sul territorio. 

«Abbiamo un perimetro urbano recente e moderno ma anche tanti terreni circostanti e campi coltivati, ed in in più il pantano. Per questo, dinanzi all’allarme per la zanzara tigre, ho deciso di attivarmi subito e raccogliere l’invito del ministro della Sanità Lorenzin a delle azioni di disinfestazione. È una campagna di prevenzione, a difesa della salute di tutti e dei più piccoli in particolare. Un atto dovuto. Vivremo tutti in un territorio più salubre e pulito», spiega Angelo Barretta. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino