Abbecedari della cittadinanza: a Bari due giorni di percorsi di costruzione di comunità condivisa tra scuole, università e territorio

Un progetto che coinvolge oltre duemila bambine, bambini e ragazzi con 150 classi di trenta scuole

L'Università di Bari
In un memorabile e tuttora attuale intervento dell’11 febbraio del 1950 al terzo Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), dal titolo...

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In un memorabile e tuttora attuale intervento dell’11 febbraio del 1950 al terzo Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), dal titolo «Difendiamo la scuola democratica», Piero Calamandrei si rivolse agli insegnanti di tutti gli ordini di scuole, dalle elementari alle Università, convenuti per l’occasione e per lui «affratellati in questo esercizio quotidiano di altruismo, in questa devozione giornaliera al domani, all’avvenire che noi prepariamo e che non vedremo, che è l’insegnamento», sottolineando come egli ritenesse la scuola «un organo “costituzionale”», più rilevante persino del Parlamento, del Governo e di tutte le altre istituzioni.

Una grande istituzione invisibile, insomma, ma fondante: per crescere precocemente cittadini consapevoli e cor/responsabili. Sembra muoversi in questo solco ideale l’iniziativa «Abbecedari della Cittadinanza» per pensare e costruire comunità che domani, giovedì 20 e venerdì 21 aprile a Bari, vedrà oltre duemila bambine, bambini, ragazzi, ragazze e giovani - 150 classi di 30 scuole, dall’infanzia ai Licei – invadere pacificamente aule e spazi studenteschi dell’Ateneo barese ma anche i siti adiacenti (tra cortili, atri, chiostrini e piazze) per un ribaltamento di ruoli: alunni in cattedra, professori per un giorno, ascoltati da una ventina di docenti universitari (allievi per un giorno) su temi eticamente sensibili della contemporaneità.

I giovanissimi racconteranno ad altri giovani (tra i quali gli studenti del corso di Storia culturale, in collaborazione tra gli altri con AISO, l’Associazione italiana di storia orale), prof e numerosi altri interlocutori – tra ricercatori, collaboratori, esperti e membri di associazioni coinvolti nei variegati workshop e negli incontri in programma nelle due dense giornate, no stop dalle 8:30 alle 19 − i lavori fatti con i loro insegnanti e con il supporto del gruppo di ricerca interdisciplinare «Abbecedario della cittadinanza democratica», vincitore del bando competitivo Horizon Europe Seeds Uniba, finanziato dal Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma Nazionale per la ricerca assegnato all’Ateneo per «iniziative di ricerca interdisciplinare che esplorino temi di rilievo trasversale per il Programma nazionale per la ricerca» finanziato dall’Unione Europea nell'ambito del NextGenerationEU.

L’evento del 20 e 21 aprile presso l'Università di Bari si inserisce tra quelli promossi dall’Orientamento consapevole Uniba, con il patrocino di numerosi partner, tra cui il Comune di Bari, con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche educative, giovanili e alla città universitaria, in una rete di realtà accademiche, scolastiche e territoriali unite nel perseguimento degli obiettivi della cosiddetta “terza missione” degli atenei. Ovvero, il potenziamento delle due missioni dell’insegnamento/didattica e della ricerca con la valorizzazione della disseminazione delle conoscenze e il loro impiego sinergico: in un insieme di attività di trasferimento scientifico, tecnologico e culturale e di trasformazione produttiva delle conoscenze, attraverso processi di interazione diretta dell’Università con la società civile e il tessuto imprenditoriale.

Non a caso, è la pluridisciplinarietà a caratterizzare i docenti proponenti dell’Università di Bari; con Annalisa Caputo, ad esempio,  Marcello Abbrescia, Maurizio Asperini, Luigi Tedesco dell’area scientifica (Fisica); Gioacchino Tempesta, Giovanna Agrosì, Anna Maria Fornelli  (Scienze della Terra); Porzia Maiorano, Francesca Capezzuto, Cataldo Pierri (Biologia); Tiziana Drago, Irma Ciccarelli, Piero Totaro  (Greco e Latino); Gemma Adesso, Annalisa Caputo, Giuseppina Strummiello, Claudia Villani  (Storia e Filosofia);  Laura Tafaro, Barbara Borrillo, Maria Casola, Maria Colomba Perchiunno (Scienze giuridiche ed economiche del Mediterraneo).

Competenze trasversali rispecchiate anche dai laboratori e workshop che si susseguiranno nel fitto programma dei lavori, su vari temi: fragilità e sogno, parità di genere, femminicidio, utopia, identità, transizione, bellezza, Mediterraneo, diversità biologica, tutela e tolleranza, mare, natura, habitat, ecosostenibilità ed ecosistema, energia, ambiente; e, ancora, cittadini e cittadinanza, oggetti tra pratiche, usi e consumi, ma anche pace, relazioni quotidiane, condivisione, cura, comunicazione, scelta, pregiudizio, regola responsabilità, verità, conoscenza, veni comuni, giustizia, territori, identità, narrazione, convivialità, resistenza, resilienza, libertà, bellezza, Z-generation, imperfezione/normalità. Un’iniziativa di educazione aperta, modello di reciprocità tra insegnamento e apprendimento.

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Il Mattino