Addio a Lillian Ross, regina del giornalismo letterario

Addio a Lillian Ross, regina del giornalismo letterario
La scrittrice e giornalista statunitense Lillian Ross, leggendaria e influente reporter del «New Yorker», considerata una sorta di regina madre del giornalismo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La scrittrice e giornalista statunitense Lillian Ross, leggendaria e influente reporter del «New Yorker», considerata una sorta di regina madre del giornalismo letterario, è morta ieri al Lenox Hill Hospital di New York all'età di 99 anni. Nata l'8 giugno 1926 a Syracuse, nello Stato di New York, era stata inserita tra i 100 migliori esempi di giornalismo del Novecento. Ross entrò nello staff del «New Yorker» nel 1945 e la sua firma è apparsa per quasi 70 anni sulla rivista culturale, dove si è occupata in particolare di libri e cinema. È stata considerata una pioniera dei «New Journalists» degli anni '60, per la sua capacità di raccontare in maniera brillante personaggi e fatti. È stata titolare della seguitissima rubrica «The Talk of the Town». Ross è autrice di libri celebri come «Ritratto di Ernest Hemingway» (pubblicato da Minumun Fax) e «Picture. Processo a Hollywood». Quest'ultimo è un libro di culto pubblicato per la prima volta nel 1952 (in italiano è apparso di recente da Minumun Fax): è un reportage dal set di uno dei film meno conosciuti di John Houston, «La prova del fuoco», che Hemingway trovò «di gran lunga migliore di molti romanzi». Nel 1998 ha pubblicato il memoriale autobiografico «Here But Not Here», in cui raccontava la sua lunga relazione amorosa con William Shawn, storico direttore del «New Yorker». 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino