Gianluca Arrighi, il maestro del legal thriller sceglie una casa editrice napoletana

Gianluca Arrighi, il maestro del legal thriller sceglie una casa editrice napoletana
Torna in libreria Gianluca Arrighi, maestro del legal thriller italiano, ma questa volta sceglie una piccola casa editrice indipendente napoletana. L'avvocato...

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Torna in libreria Gianluca Arrighi, maestro del legal thriller italiano, ma questa volta sceglie una piccola casa editrice indipendente napoletana. L'avvocato penalista romano, acclamato giallista, uscirà ad ottobre per Edizioni Mea con “Sulle orme del brivido” un'antologia di racconti noir.

Arrighi, considerato uno dei maggiori autori del romanzo giallo contemporaneo, ha inserito nell’antologia quattordici racconti brevi, nerissimi e avvincenti, uniti tra loro da un unico filo rosso: il lato oscuro della mente umana. «Sono felice di tornare in libreria con una giovane casa editrice nella quale lavorano persone straordinarie e piene di talento», ha dichiarato Arrighi. «I grandi gruppi editoriali, purtroppo, tendono ormai a non pubblicare raccolte di racconti firmate da un solo autore, prediligendo quasi esclusivamente romanzi, saggi e pamphlet. Io penso invece che, relativamente alla fiction, i racconti abbiano un fascino particolare. Sicuramente, dal punto di vista economico, per un editore è più vantaggioso puntare su un romanzo, piuttosto che sulla narrativa breve e negli ultimi quattro anni, infatti, ho pubblicato quattro romanzi. A me, tuttavia, piace sperimentare, esplorare terreni poco battuti. I racconti possono essere incredibilmente suggestivi, sono più elastici e si prestano alla sperimentazione. Inoltre – ed è un aspetto che mi piace molto – il racconto permette di essere letto pubblicamente, nella collettività, diventando condiviso, quasi tramandato, così come succedeva agli albori della letteratura quando gli anziani raccontavano qualcosa davanti a un fuoco e quella storia apparteneva a tutti. Infatti, poteva essere riraccontata nelle sere successive, davanti ad altri fuochi, magari arricchendosi di nuovi dettagli». 

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Il Mattino