Ricompare sul mercato dell'arte un dipinto di Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 - Napoli, 1654), rimasta in una collezione privata di Lione (Francia) negli ultimi...
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L'inquadratura a mezzo busto di Lucrezia e lo sfondo nero, da cui la figura emerge quasi come sbalzata nella terza dimensione, sono elementi di ascendenza caravaggesca, mediati dalla lezione del padre Orazio Gentileschi. Il destino del personaggio di Lucrezia, che si uccide dopo essere stata vittima di stupro, fu particolarmente caro ad Artemisia. La tela esemplifica un tipico esempio dell'opera della Gentileschi, in cui donne forti e coraggiose, come Giuditta, Susanna o Salomè, sono rappresentate in momenti esaltanti della loro vita.
La figura di Lucrezia è presente nella produzione della pittrice barocca, come testimoniano le opere della Collezione Etro a Milano, quelle conservate al Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli e il ritratto venduto all'asta da Dorotheum lo scorso anno per 1.885.000 euro, più del doppio della stima iniziale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino