Il fumetto di carta si rimette in gioco e si trasforma, da oggetto di basso costo a raffinato progetto editoriale, sulla spinta del fenomeno del graphic novel che sta conquistando...
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Ecco, quindi, la nuova sfida che punta sul ritorno dell'universo narrativo di Dragonero, alias Ian Aranill, scout dell'Impero Erondariano ed erede della nobile ed antica casata dei Varliedarto, i cacciatori di draghi. Un brand ormai, che ha dato vita anche a un gioco da tavola e a due spin.off: Dragonero Adventures (per i giovani) e Senzanima. Una vera chicca ed un bel regalo per i fan (la serie si attesta sulle 26mila copie al mese) che, in attesa che la saga fantasy, la prima della casa editrice milanese, approdi finalmente sullo schermo, potranno immergersi dal 22 marzo nella lettura di “Dragonero. Oltre i confini dell'Erondàr”: in un volume cartonato a colori (128 pagine, cover Gianluca Pagliarani, colori di Paolo Francescutto) ritroviamo la storia proposta nel primo Dragonero Magazine pubblicato nel novembre del 2015. Qui il personaggio creato da Luca Enoch e Stefano Vietti viene coinvolto dalla cancelleria imperiale in una missione segreta, che presto si rivelerà essere una trappola. Ian si troverà costretto ad affrontare un lungo viaggio, che dalle montagne innevate del Margondár lo condurrà nei deserti del “paese vuoto”, passando per le pericolose foreste del Suprendàr. Un viaggio che si trasformerà presto in una fuga. Dragonero si ritroverà a lottare per sopravvivere, braccato a ogni istante da misteriosi sicari, fino alla meta finale. Il racconto, suddiviso in quattro capitoli, è seguito dalla sezione “Appunti di Viaggio”, la ricca sezione firmata da Luca Enoch che propone il diario personale di Ian, in cui annota usanze e costumi delle genti che incontra, la flora e la fauna dei luoghi in cui si trova, perfino le osterie e le locande dove soggiorna. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino