I momenti della giovinezza nella sua città natale, Sète, mentre già sognava Parigi... Gli scatti in posa con la mamma Elvira, la sorella Simone e i nonni...
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Promossa dalla Regione Basilicata e dal Comune di Viggianello per la curatela del giornalista salernitano Mimmo Mastrangelo e dell'editore Valentina Porfidio, l'esposizione è stata presentata nel Centro Visita del Parco del piccolo centro lucano nell'ambito della due giorni dedicata al grande chansonnier francese per i novantacinque anni dalla nascita e i trentacinque della morte.
Un tracciato di trenta tavole che attraversa i momenti salienti della vita e della carriera del cantautore che chiamavano «il buon maestro» i cui testi sono stati tradotti in quaranta lingue ed ancora oggi vengono cantati e reinterpretati in ogni angolo del mondo. Brassens, come riporta il titolo della mostra, è stato «il cantore degli ultimi», ha messo in musica l'amore, l'amicizia, la pace, si è preso beffa dei poteri pre-costituiti e dei vizi della borghesia ma, soprattutto, ci fatto cogliere la bellezza e la dignità di cui è portatrice l'umanità ferita.
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Il Mattino