Claudio Guerrini, conduttore radiotelevisivo, firma del settimanale Vero, doppiatore e deejay pubblica, con Rogiosi Editore, il suo libro di esordio dal titolo...
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«Inserire nel catalogo Rogiosi il libro di esordio di Guerrini è una grande soddisfazione professionale – racconta Rosario Bianco –. Come centinaia di migliaia di italiani ascolto RDS e Guerrini è uno tra gli speaker che seguo con più interesse. È stato un vero piacere incontrarlo e lavorare con lui. Inizia un grande anno editoriale per Rogiosi, il progetto a cui da anni lavoro con passione e che, tra le tante cose a cui mi dedico, occupa un posto speciale nelle mie giornate».
«Scrivere il mio primo libro è stata un’esperienza bellissima e devastante. Sono molto sincero, come lo sono sempre in radio, in televisione, ovunque io parli: cosa che mi è costata tanto. Spero non mi costerà anche con i protagonisti di questa mia prima opera, perché l’ho scritta con altrettanta sincerità, mettendoci sempre del mio. Ringrazio Bianco che ha subito appoggiato questa mia idea e spero non si sia pentito!», racconta Guerrini, che aggiunge: «È stato un libro molto impegnativo, l’ho scritto in tre mesi. Non so come abbia fatto: ho scritto quasi sempre di notte, perché di giorno facevo altre mille cose. Vedevo l’alba mentre finivo di scrivere le ultime righe. Sono storie diverse di personaggi più o meno famosi, che mi hanno regalato le loro prime volte in amore, sul lavoro. Le prime volte in cui hanno provato la passione per qualcosa che poi hanno continuato per tutta la vita, quando ancora non erano quelli che poi sono diventati. E poi ci sono altre storie che io ritengo molto divertenti e, in qualche caso, toccanti. La mia prefazione doveva essere solo una piccola anteprima di quello che avrei raccontato di tutti i protagonisti del mio libro. In realtà, poi, mi sono lasciato andare e mi sono divertito a raccontare un po’ di mie prime volte. Tant’è che se qualcuno crederà ancora in me, magari il mio editore mi resta accanto, sto pensando di fare una seconda opera. Scrivere è un’emozione bellissima. Spero che il libro piacerà a chi lo leggerà, perché ci ho messo davvero il cuore, senza neanche una bugia. Le favole iniziano sempre con C’era una volta; questa inizia con ‘C’era una (prima) volta e nelle primissime pagine spiego perché», Leggi l'articolo completo su
Il Mattino