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Comincia a diradarsi il mistero intorno al dipinto che alcuni studiosi negli ultimi mesi hanno attribuito a Caravaggio e che stava per essere messo all'asta a Madrid lo scorso 8 aprile, prima di essere ritirato dalla vendita e tutelato come bene di interesse culturale dal governo spagnolo. Una tela della stessa dimensione e dello stesso soggetto appare negli inventari della casa reale di Spagna dei sovrani Carlos II (1701-1703) e Carlos III (1789-1794).
Lo rivela la rivista spagnola «Ars Magazine», che ha condotto un'indagine sul misterioso quadro caravaggesco. A poco a poco si completa, dunque, il puzzle documentario attorno a quest'opera, che rappresenta un «Ecce Homo» e che oggi appartiene alla famiglia aristocratica Pérez de Castro di Madrid. Il quadro compare per la prima volta nell'inventario del conte di Castrillo, vicerè di Napoli, che lo portò in Spagna tra 1657 e 1659.
Da allora il dipinto caravaggesco è rimasto fuori dai radar degli storici, completamente ignorato. È riemerso solo poco più di due mesi fa presso la casa d'aste Ansorena, che lo aveva attribuito alla scuola di Ribera mettendolo in vendita per appena 1.500 euro. A metterlo in vendita la famiglia Pérez de Castro Méndez, a capo della scuola di design e moda Iade di Madrid. Se sarà confermato che si tratta di un Caravaggio, il suo valore di mercato è di oltre 100 milioni di euro.
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