Dalisi a Parigi, le sue opere nella collezione del Pompidou

Dalisi a Parigi, le sue opere nella collezione del Pompidou
Inaugura domani la mostra «Un art pauvre» al Centre Pompidou a Parigi, e vi saranno esposte le opere di Riccardo Dalisi che il museo ha recentemente acquisito nelle...

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Inaugura domani la mostra «Un art pauvre» al Centre Pompidou a Parigi, e vi saranno esposte le opere di Riccardo Dalisi che il museo ha recentemente acquisito nelle sue collezioni permanenti. Dalisi è un personaggio ben noto negli ambienti francesi: negli anni settanta è stato infatti tra i fondatori della Global Tools, contro-scuola di architettura e design che riuniva i gruppi e le persone che in Italia praticavano la cosiddetta architettura radicale intorno alle riviste Casabella e Spazio e società, insieme con Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Andrea Branzi. Dalisi resta una figura eccezionale sia perché è l'unico esponente meridionale del movimento, sia per aver mantenuto vivi quei principi teorici continuando a sperimentarli fino ad oggi in forme ed espressioni diverse, in un rapporto sempre più articolato e fecondo tra la ricerca universitaria, l'architettura, il design, la scultura, la pittura, l'arte e l'artigianato, con la costante finalità di uno sviluppo umano attraverso il dialogo e il potenziale di creatività che ne sprigiona.


Con i giovani del Rione Sanità di Napoli, del Centro territoriale Il Mammut di Scampia e dell'Istituto penale per i minorenni di Nisida, per esempio, ha unito ricerca e didattica nel campo dell'architettura e del design accostandosi sempre più all'espressione artistica come via regia della sua vita. Privilegiando sempre materiali poveri (ferro, rame, ottone) impiegati con amorevole manualità artigiana. Nel 1981 ha vinto il premio Compasso d'Oro per la ricerca sulla caffettiera napoletana. Nel 2014 ha vinto il secondo Compasso d'Oro proprio per il suo impegno nel sociale.
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Il Mattino