Dell’amore non si dice mai abbastanza. È pur sempre una continua scoperta. Di questo Brunella Caputo e Maria Concetta Dragonetto ne sono convinte, tanto da affidare...
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I due libri sono il frutto di un progetto condiviso sin dalla sua genesi che ha lasciato le autrici libere di esprimersi secondo stile, forma e linguaggio, concedendo al lettore una visione altra dell’amore seguendo le tracce dell’acqua e della terra. Due elementi così diversi ma pur sempre parte di un tutto chiamato mondo.
E proprio per questo che emergono a chiare lettere i punti in comune e le differenze. In comune c’è chi ha scattato le foto scelte per le copertine: la fotografa Cristina Santonicola. In comune c’è l’uso della carta “amica dell’ambiente”: i libri sono stati stampati su carta certificata Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes) così come il calendario 2021 e i segnalibri su carta certificata Fsc (Forest Stewardship Council) che garantiscono una corretta gestione delle risorse forestale da dove proviene il legno e la tracciabilità dei prodotti derivati. In comune c’è l’amore per la natura che si traduce nella realizzazione di doni ecosostenibili come la matita che si pianta e diventa fiore. In comune ci sono i reading e presentazioni che con il tempo hanno portato alla nascita di questo progetto editoriale Homo Scrivens. In comune c’è il senso del dono legato a questo progetto comune da scoprire nelle attività messe in campo dalle due autrici salernitane.
Diverse sono le differenze. A cominciare dalla copertina di “Dell’acqua e dell’amore” di Brunella Caputo, blu come il Mediterraneo; dalle parole di Erminia Pellecchia che ha firmato la postfazione e di Massimiliano Smeriglio per la quarta di copertina.
“Dell’Acqua e dell’Amore”, come scrive la stessa Caputo «è una raccolta di racconti brevi per narrare l’amore: per un uomo, per una donna, per la famiglia, per un luogo, per un amico; e l’acqua in tutte le sue forme: acqua di mare, di fiume, di pioggia, di lacrime. Racconti per narrare, con la fantasia, stati d’animo in viaggio nelle molteplici manifestazioni dell’amore, chiaro e infelice o nero e infelice. L’acqua è il mezzo, il respiro, la speranza, la meta».
In “Della terra e dell’amore” di Maria Concetta Dragonetto a dominare in copertina è il verde con tutte le sue tonalità che conduce in quarta per trovare così le parole di Franco Arminio.
Dall’epilogo scritto dalla stessa autrice si legge che «chi sceglierà questo libro compirà un puro atto di fede e affronterà un viaggio intimo e profondo che prevede tre mete da visitare: l’amore, la terramore e la terra. Il viaggio che ho indicato seguirà una direzione opposta rispetto al suo titolo: nata dall’amore e nell’amore, ben presto sottratta dal cielo, sono stata scaraventata nel mondo e ammantata dalla terra». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino