«Gramsci merita di stare nel Pantheon nazionale»

Il ministro della Cultura Sangiuliano, nel governo di centrodestra, torna a elogiare il fondatore del partito comunista

«Sono un cultore di Gramsci. Penso che una democrazia deve avere una cornice di valori condivisi all'interno dei quali ci si divide. In questa cornice ci devono essere...

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«Sono un cultore di Gramsci. Penso che una democrazia deve avere una cornice di valori condivisi all'interno dei quali ci si divide. In questa cornice ci devono essere personaggi condivisi da tutti e Gramsci, per la sua vicenda personale e per quello che ha scritto, credo debba appartenere al Pantheon nazionale». Lo ha detto a Zapping, su Radio 1, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, parlando della decisione di apporre una targa nel luogo in cui è morto Antonio Gramsci, politico e filosofo e, soprattutto, fondatore del partito comunistra in Italia.

«Tutto è nato perché ho ricevuto una petizione di un gruppo di intellettuali e cittadini con questa richiesta - ha detto ancora -. Io non ho il potere di apporre la targa perché è un luogo privato, ma ho scritto alla Quisisana dando la disponibilità del ministero a pagarlo». Commentando la sorpresa che ha suscitato la decisione, Sangiuliano ha detto che «è tipico del provincialismo italiano dividersi tra guelfi e ghibellini, ma la cultura alta deve essere condivisa». Sangiuliano ha quindi sostenuto che in Italia «non si tratta di sostituire l'egemonia della sinistra a quella di destra: bisogna costruire un'egemonia, cioè un'identità, italiana, e soprattutto costruire un metodo di lavoro in cui ognuno può dire liberamente quello che ha da dire».

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Il Mattino