«Gugu», una storia per bambini sulle differenze

«Gugu», una storia per bambini sulle differenze
Giovanni Chianelli   «Tanti anni fa il cielo e il mare si unirono, un abbraccio cancellò ogni differenza. Il...

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Giovanni Chianelli

 

«Tanti anni fa il cielo e il mare si unirono, un abbraccio cancellò ogni differenza. Il blu divenne ancora più blu». Così inizia “Gugu” (Sabir editore), scritto da Carlotta De Melas e disegnato da Roberta Michetti. Strutturata come fiaba per bimbi, è una storia sulle differenze, col mare che è al tempo stesso l'ambiente dell'ignoto (la paura, il senso di inappartenenza) e il tramite per un viaggio dai confini incerti. Perchè Gugu è una stella caduta dal cielo in acqua nella notte dei tempi. Là, nell'oceano profondo, non riesce a capire chi è, ha dimenticato la sua origine e non comprende la sua attuale collocazione.

Ci sono tanti modi per riflettere sulle differenze e sulle difficoltà dell’integrazione. Lo si può fare anche parlando ai più piccoli, con una storia essenziale, tratti morbidi e colori vivi. Gugu nel mare chiede a chiunque chi sia: a un granchio, a una medusa, a una sirena. Gli rispondono che è una creatura buffa, luminosa e gelatinosa, mai vista prima in quei meandri oscuri. Solo a un certo punto, accanto a una stella marina, Gugu ha l’ispirazione. Che consiste nel prendere coraggio e provare a uscire da sé, sbalzando fuori dall’acqua e cercando quel cielo lontano che, forse, gli rivelerà la verità.

Le due autrici riescono a delineare, nel giro di poche pagine, una completa vicenda di spaesamento, ricerca di sé e, finalmente, riconquista del proprio spazio nel mondo: “Sei una splendida stella, ho aspettato che tornassi a illuminare la notte” dice la luna a Gugu alla fine. Ora tutto è al suo posto, il piccolo ha oltrepassato lo smarrimento, ha chiesto ed ha superato le proprie paure affidandosi a un istinto insopprimibile, che è quello del viaggio, della sfida. È cresciuto, insomma, proprio nel momento in cui ha ritrovato la sua origine.

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Il Mattino