Massimo Troisi, il libro del Mattino domani e domenica in edicola gratis: gli auguri della sorella Rosaria

Ogni napoletano ha una gag, una citazione o un dialogo tratto dai film di Troisi a cui è affezionato

Massimo Troisi, il libro del Mattino domani in edicola
«Per me Troisi rappresenta una sorta di compagno di vita, di scuola, perché eravamo più o meno coetanei. Ho visto questo ragazzo che veniva da San Giorgio a...

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«Per me Troisi rappresenta una sorta di compagno di vita, di scuola, perché eravamo più o meno coetanei. Ho visto questo ragazzo che veniva da San Giorgio a Cremano crescere ritrovandolo nella nostra cultura come una scultura dentro un calco, facendo emergere l'immagine straordinaria di questo personaggio un po' sognatore e scanzonato». Così il rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio D'Alessandro ha ricordato Massimo Troisi in occasione della presentazione di Non ci resta che Massimo, il volume curato da Titta Fiore e Federico Vacalebre per celebrare i 70 anni dalla nascita dell'attore e regista, che sarà in edicola domani e domenica in omaggio con «Il Mattino», con preziose testimonianze tratte dallo straordinario archivio storico del quotidiano (tra gli altri, contributi di Pino Daniele, Rosaria Troisi, Diego Armando Maradona, Mario Martone, Francesco Rosi, Gianni Minà, Vincenzo Salemme, Raffaele La Capria, Antonio Skármeta, Giuliana De Sio, Giuseppe Tornatore, Toni Servillo) ed altrettanto preziosi contributi inediti (Enzo Decaro, Valerio Caprara, Maria Grazia Cucinotta, Massimo Bonetti, Stefano Veneruso, Carlo Verdone, Goffredo Fofi, Ferzan Ozpetek, Erri De Luca, Ruggero Cappuccio, Giuseppe Montesano, Lello Esposito, Massimo Ranieri, Alessandro Siani, Ficarra e Picone, John Turturro).

Ogni napoletano ha una gag, una citazione o un dialogo tratto dai film di Troisi a cui è affezionato. Vecchie e nuove generazioni diffondono come un meme (che poi diventa virale nel quotidiano) la grandezza del mito nato a San Giorgio a Cremano. Tra le tante iniziative per i 70 anni che Massimo non compirà domenica il libro della collana «Ieri oggi domani» spicca.

«Ognuno di noi serba dentro di sé un ricordo legato a un film o a uno sketch», ricorda presentando il volume il direttore de «Il Mattino» Francesco de Core, autore di un'appassionata prefazione: «Il mio è “Ricomincio da tre”: avevo 15 anni, ero al cinema ed è stata una risata continua, in una sorta di trasporto collettivo per una generazione che si affrancava un po' dai miti della napoletanità e si rispecchiava in Troisi e Daniele». Due artisti che sembra di rivedere assieme nel ricordo di Federico Vacalebre: «A me toccò, nel giorno della morte, di Troisi telefonare a Pino e dirgli “Massimo non c'è più”. Poche settimane dopo lui entrò al San Paolo dicendo “Facciamo finta che non ti sono venuto a prendere solo perché stiamo appiccicati e per questo non ci stiamo sentendo”. La loro era la condivisione di una napoletanità antiretorica, di una capacità di fare arte con leggerezza». 

Se Valerio Caprara rievoca la sua recensione al primo film di Troisi (8 il voto per l'allora debuttante) e l'importanza delle sue pause, tocca a Titta Fiore, memore di tante interviste e tanti pezzi scritti in vita di Troisi, dare il senso dell'operazione: «Dentro il libro c'è il Massimo degli archivi, perché nessun giornale come Il Mattino lo ha seguito dagli inizi sino alla drammatica fine e dopo. C'è il Massimo che salutò il set di “Il postino” dicendo “Ricordatevi di me”. E noi di lui ci ricordiamo sempre, anche con dei piccoli riti, come le lettere che la sorella Rosaria gli spedisce tramite il nostro quotidiano, due volte all'anno, nel giorno della sua nascita e in quello della sua scomparsa». Anche quelle, non tutte certe, sono nel libro che arriverà domani e domenica in edicola. 

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Il Mattino