Napoli-Cuzco: presentata la mostra in via San Biagio dei Librai

La mostra unica nel suo genere guida il visitatore in un viaggio nel tempo e nello spazio

Napoli Cuzco
“Napoli > Cuzco: Due capitali tra scrittura, architettura e data visualization” è stata presentata in via San Biagio dei Librai 121, nella sede della...

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Napoli > Cuzco: Due capitali tra scrittura, architettura e data visualization” è stata presentata in via San Biagio dei Librai 121, nella sede della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania a Palazzo Carafa. All’inaugurazione hanno partecipato Gabriele Capone, Soprintendente archivistico e bibliografico della Campania, Costanza Miliani, Direttore dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ricardo Mari Medina, Docente di archeologia dell’Università Rovira i Virgili di Terragona, Luigi La Rocca, Direttore Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio. Le conclusioni sono state affidate a Felice Casucci, Assessore alla semplificazione amministrativa e al turismo della Regione Campania.

La mostra, unica nel suo genere, guida il visitatore in un viaggio nel tempo e nello spazio, tra storie e connessioni, tra due città apparentemente lontane come Napoli e Cuzco. Città, invece, sorprendentemente vicine per storia e relazioni. Attraverso documenti originali e ricostruzioni virtuali, il pubblico verrà trasportato in un mondo di intriganti connessioni storiche tra il vicereame napoletano e i territori d'oltreoceano durante il periodo della Corona Hispánica. Un viaggio multimediale profondamente innovativo.

La narrazione multimediale coinvolge il pubblico attraverso sincronizzazioni audio e video di alta tecnologia, mentre la proiezione laser su uno schermo di 10 metri per 4 metri trasporterà il visitatore in un periodo storico che va dal XVII al XVIII secolo, quando il viceré di Napoli, il conte di Lemos, riceveva resoconti direttamente da Cuzco. Questi documenti, tra cui lettere che risalgono al 1610, rivelano dettagli sulla battaglia di Cajamarca e sul comportamento del conquistador Francisco Pizarro e degli amministratori spagnoli.

La mostra si arricchisce ulteriormente con ricostruzioni virtuali di Napoli e Cuzco, che evidenziano le continue trasformazioni urbane delle due città. Inoltre, vengono presentati manufatti provenienti dal Perù, tra cui retabli ayacuchani e rappresentazioni di Pachamama in corda e lana.

La parte documentaria della mostra include documenti originali prestati dall'Archivio di Stato di Napoli e dall'Archivio storico della Fondazione Banco di Napoli, tra cui lettere, disegni e documenti cifrati. Vi è anche una sezione dedicata ai manufatti e una postazione multimediale che permette ai visitatori di approfondire l'uso dei quipu, un sistema di scrittura utilizzato nell'Impero del Tawantinsuyu.

Inoltre, un monitor touch screen coinvolge il pubblico nella visualizzazione di disegni dal manoscritto di Blas de Valera Primera Nueva Corónica y buen gobierno,” conservato nella Biblioteca Reale di Danimarca a Copenaghen.

La mostra si preannuncia come un'esperienza coinvolgente, che mescola nuove tecnologie con il rigore della documentazione storica per raccontare la storia sorprendente e complessa di Napoli e Cuzco.

 

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Il Mattino