Mostre, alla Camera dei Deputati di "Dante e Leonardo tra virtute e canoscenza" nei quadri di Veneziano

Nel complesso di Vicolo Valdina della Camera dei Deputati, il 12 ottobre sarà inaugurata la mostra 'Fatti Foste. Dante e Leonardo tra virtute e...

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Nel complesso di Vicolo Valdina della Camera dei Deputati, il 12 ottobre sarà inaugurata la mostra 'Fatti Foste. Dante e Leonardo tra virtute e canoscenza'. Per l'occasione, Corrado Veneziano mette in dialogo due giganti della cultura italiana, e lo fa dopo averli studiati e interpretati singolarmente nei loro lavori più visionari e celebri. L'esposizione, curata da Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato, è coordinata dalla D.d' Arte e patrocinata dall'Icas, Intergruppo Parlamentare Cultura, Arte e Sport. Le due curatrici presentano una selezione delle opere dedicate a Dante Alighieri e Leonardo da Vinci, dopo che Veneziano ha ottenuto, per le mostre personali a loro dedicate, i più ampi consensi nazionali e internazionali. Dal sostegno e patrocinio della Presidenza del Consiglio italiano, del Ministero della Cultura e del Ministero degli Esteri, a quelli della Presidenza della Repubblica francese e del Museo del Louvre. Un ultimo importante riconoscimento è quello legato all'opera L'Inferno evocando Buffalmacco diventata, lo scorso 14 settembre, il francobollo dello Stato italiano per La Divina Commedia.

Di Dante in particolare, Veneziano espone nove opere di medio e grande formato, che recuperano il suo lavoro con i codici a barre letterari, lo integrano con il codice Morse (i punti e linee così cari alla ricerca kandinskjiana), con la potenza delle scelte figurative, e con le parole che fedelmente riprendono alcuni canti della Divina Commedia. In un gioco di alternanza e solidarietà estetica e visiva, ci sono altrettante opere ispirate al Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Gli studi geniali, gravidi di filosofia, scienza, arte, sulle proporzioni perfette, sui poliedri immaginari, sul volo degli uccelli, il moto dell'acqua, sulla rifrazione della luce. Una accanto all'altra, le coppie di opere restituiscono le differenze tra i due sommi artisti, ma anche le loro indissolubili analogie. La forte carica simbolica con trasfigurazioni che toccano il mito e il rito, la sollecitazione continua a guardare verso un cielo tutto ancora da scoprire, l'istanza profonda di andare oltre il recinto individuale e personale. 

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Il Mattino