È morto il poeta Barghouti, raccontò la dolorosa condizione palestinese

È morto il poeta Barghouti, raccontò la dolorosa condizione palestinese
Lo scrittore palestinese Mourid Barghouti, poeta famoso nel mondo arabo e anglosassone, uno dei massimi interpreti della dolorosa condizione del suo popolo, è morto ieri...

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Lo scrittore palestinese Mourid Barghouti, poeta famoso nel mondo arabo e anglosassone, uno dei massimi interpreti della dolorosa condizione del suo popolo, è morto ieri all'età di 76 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla Bbc, che ricorda l'autore come un convinto sostenitore dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina. Nato a Deir Ghassana, vicino a Ramallah ( Palestina) l'8 luglio 1944, Barghouti studiava letteratura inglese al Cairo (nella capitale egiziana si è laureato) quando scoppiò la guerra arabo-israeliana del 1967.

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Non è tornato nella sua città natale per circa 30 anni, vivendo in esilio in Egitto, in Giordania e in Ungheria, per fare ritorno a Ramallah solo nel 1996. Era sposato con la scrittrice egiziana Radwa Ashour, la quale ha tradotto molte poesie del marito in lingua inglese. La sua narrazione «Ho visto Ramallah», apparsa nel 1997, ha vinto lo stesso anno il Premio Naguib Mahfuz per la narrativa: è il racconto autobiografico del ritorno nella Palestina occupata di un uomo ormai maturo, accompagnato dal figlio nel suo itinerario e segnato dalla «ghurba», dalla condizione di chi vive altrove e non si sente mai a casa. Edward Said, che ne ha curato l'introduzione all'edizione inglese, ha definito il libro «una delle migliori testimonianze sulla diaspora palestinese». Il libro «Ho visto Ramallah» (pubblicato in italiani da Ilisso nel 2005) è stato tradotto in numerose lingue, dall'inglese allo spagnolo, dal francese al cinese. 

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Il Mattino