Nuovo anno cinese, il 2024 è all'insegna del Drago. E si fa festa

Nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, sabato 10 febbraio alle 10, l’Istituto Confucio de “L’Orientale” apre le celebrazioni del nuovo anno cinese.

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Nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, sabato 10 febbraio alle 10, l’Istituto Confucio de “L’Orientale” apre le celebrazioni del nuovo anno cinese. I festeggiamenti del 2024 avranno inizio nel primo giorno dell’anno del Drago, simbolo di buon auspicio associato al concetto di yang che rappresenta il bene e l’acqua.

Il Drago è il più prestigioso e ambito tra i segni dello zodiaco cinese: è stato anche simbolo dell’imperatore.

Previste esibizioni di canto, danze, musiche tradizionali, arti marziali a cura dell’International Wu Xing Kung Fu Academy e numerose attività che avvicinano alla cultura tradizionale cinese, come la calligrafia, la pittura, i ritagli della carta e la cerimonia del tè. «La notte di Luna nuova – dice Valeria Varriano, direttrice dell’Istituto Confucio di Napoli - dopo il solstizio d’inverno è una delle più cupe e ha per lungo tempo spaventato gli uomini. Molte feste tradizionali sono nate proprio per scacciare quei mostri che il buio e il freddo evocavano. La festa di Capodanno o Festa della Primavera, che apre al nuovo anno in Cina ma anche in buona parte dell’Asia Orientale, è una di queste. Turisti e cittadini saranno accolti da musiche, danze e attività laboratoriali dove, grandi e piccini, potranno conoscere piccole e grandi arti come la realizzazione dei nodi cinesi. L’auspicio è che tutti insieme, ascoltando i canti dei giovani studenti italiani e cinesi, godendo della danza del drago e cimentandosi in arti poco familiari, potremo illuminare l’anno del Drago che sta per iniziare».

La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Napoli, si aprirà con i saluti del rettore  Roberto Tottoli, con Varriano e il co-direttore dell'Istituto Confucio di Napoli, Cheng Hongjin.

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Il Mattino