«Oltre il velo», storie di donne musulmane oltre gli stereotipi

«Oltre il velo», storie di donne musulmane oltre gli stereotipi
L'editore De Angelis porta in libreria un altro prezioso volume, «Oltre il velo - storie di donne musulmane», a cura dell'antropologo Erberto Petoia. Una...

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L'editore De Angelis porta in libreria un altro prezioso volume, «Oltre il velo - storie di donne musulmane», a cura dell'antropologo Erberto Petoia. Una raccolte di saggi a opera di K. Atmalioglu, M. Cosi, R. Frassine, L. Kone, L. Leopea, A. Sossi, S. Zanaglio che con grande lucidità indagano le condizioni delle donne islamiche, soprattutto nell'Italia di oggi.

Si parte dal velo e dal suo dominio tra Oriente e Occidente che, come spiega Petoia nella sua introduzoone, era in uso anche in Europa. Anzi, oggi dimentichiamo che tra le grandi religioni monoteiste proprio il cristianesimo fu il primo a imporre il velo alle donne, circondandolo di sigificati teologici. Soltanto in epoche più recenti esso - che in origine, e anche in epoca pagana, aveva valore sacrale - è stato identificato come segno di modestia e subordinazione. Prova della solennità del velo è il matrimonio, in cui esso torna all'antica funzione. Nel mondo islamico invece l'uso del velo nasce da ragioni più civili che religiose, per "segnalare" e "distinguere" le donne dagli uomini.

I vari saggi di questo volume di 240 pagine (12 euro) mettono in evidenza fattori politici, economici, sociali e religiosi che hanno determinato nella loro evoluzione storica una pluralità di condizioni femminili che, tra realtà e falsi miti, ha alimentato visioni distorte e mistificanti della donna musulmana.

Le testimonianze raccolte in questo lavoto mirano a fare giustizia dei tanti stereotipi e luoghi comuni, offrendoci una realtà distante da una visione semplicistica e riduttiva e la possibilità di accostarci a un mondo a noi spesso sconosciuto.

Sono storie di donne fortemente legate alle loro radici e alla loro identità, in particolar modo quella religiosa, ma aperte alla nuova cultura con cui devono confrontarsi. Oggi più che mai. 

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Il Mattino