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Napoli non dimentica Saramago: e a cent’anni dalla nascita del grande scrittore, il primo di lingua portoghese a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998, lo fa con una iniziativa speciale, dalla cifra affettiva e conviviale che mette a fuoco (con taglio teatrale) la statura di un intellettuale di primo piano del Novecento, nato il 16 novembre 1922 e scomparso nel 2010, che tante volte e con piacere è venuto, negli anni, nel capoluogo campano intrattenendo fecondi rapporti di amicizia con non pochi intellettuali partenopei. E si intitola proprio così, «Napoli non dimentica Saramago», la serata di fado e confronto culturale promossa dall’Associazione Italia-Portogallo e dal Consolato onorario del Portogallo a Napoli, guidati dalla lusitanista Maria Lusia Cusati, in collaborazione con l’Ambasciata del Portogallo di Roma, l’Instituto Camões e la Fondazione José Saramago.
L’appuntamento (rigorosamente su prenotazione) è domani, lunedì 21 novembre alle ore 20, nella trattoria San Ferdinando (via Nardones 117), per un incontro con il teatro napoletano introdotto dalla professoressa Cusati, di cui discuteranno il regista Carlo Cerciello, appassionato dell’opera di Saramago, e il giovane regista Luca Di Tommaso.
Il dibattito sarà allietato, nel migliore stile tradizionale portoghese, a tavola: con interventi di fado interpretato da Roberta Pucci (voce), Franco Pietropaoli (chitarra) e Felice Zaccheo (chitarra portoghese). «Sono lieta – spiega Maria Luisa Cusati - di rendere omaggio a Saramago, con cui c’era una intensa consuetudine di frequentazione, da Napoli: dove il grande scrittore era davvero di casa, tanto che dalla prima edizione del salone del libro Galassia Gutenberg, dedicato proprio al Portogallo, fu uno degli ospiti d’onore con la sua opera, dalla cifra stilistica affilata, capace di mettere a nudo l’uomo moderno e la società in cui è immerso».
Info e prenotazioni: email aipna@yahoo.it; registrazione disponibile su www.facebook.com/associazione.Italia.Portogallo
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Il Mattino