Tutti giù per aria: l'esordio di Rosella Postorino nella letteratura per ragazzi

Tutti giù per aria: l'esordio di Rosella Postorino nella letteratura per ragazzi
Ha esordito giovanissima nella narrativa nel 2007 con un romanzo sulla complessità delle dinamiche familiari, La stanza di sopra (Neri Pozza Bloom), entrato subito...

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Ha esordito giovanissima nella narrativa nel 2007 con un romanzo sulla complessità delle dinamiche familiari, La stanza di sopra (Neri Pozza Bloom), entrato subito nella rosa dei tredici finalisti del Premio Strega, poi insignito del Premio Rapallo Carige Opera Prima e del Premio Città di Santa Marinella. E ora la scrittrice Rosella Postorino – pluripremiata autrice del romanzo-rivelazione del 2018, Le assaggiatrici, pubblicato da Feltrinelli - esordisce anche nella scrittura per ragazzi. Pubblicando, con Salani, un romanzo dal titolo Tutti giù per aria, in uscita il 7 ottobre con le sognanti illustrazioni di Alessandra Cimatoribus. Protagonista di Tutti giù per aria (prenotabile da oggi in libreria e online) è Tina, ragazzina intraprendente e indimenticabile che «scopre le meraviglie di un mondo imperfetto»: una figura che entra a pieno titolo nella straordinaria galleria delle “bambine terribili” della storica casa editrice (GeMS, Gruppo editoriale Mauri Spagnol), che ha il merito di aver "intercettato" e lanciato in Italia bambine indipendenti e monelle dal pensiero critico e divergente come Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren, Bibi di Karin Michaelis, Matilde di Roald Dahl, Hermione Granger di Joanne K. Rowling, Calpurnia Tate di Jacqueline Kelly, Olga Papel di Elisabetta Gnone.

 
Commenta il direttore editoriale Mariagrazia Mazzitelli: «Siamo molto felici di pubblicare il brillante esordio nella narrativa per ragazzi della vincitrice del Premio Campiello 2018, ma soprattutto che Rosella Postorino entri a far parte del catalogo Salani a fianco di grandi autori come le autrici di indimenticabili figure femminili ribelli e firme di calibro internazionale: da Luìs Sepúlveda a Roald Dahl, da Daniel Pennac a Philip Pullman, da Andrea Camilleri a Michela Murgia e Silvana Gandolfi, solo per citarne alcuni». Origini calabresi, infanzia ligure, residenza romana e dal 2003 un lavoro nell’editoria, prima del suo attuale debutto nel mondo della Kid’s Lit, Rosella Postorino ha esordito con il racconto In una capsula (nella raccolta Ragazze che dovresti conoscere, Einaudi Stile libero 2004), poi ha pubblicato altri racconti e un saggio di critica letteraria, Malati di intelligenza (nell’antologia Duras mon amour 3, Lindau 2003).
 
Fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi, 2015), dopo il successo del suo primo romanzo La stanza di sopra ha pubblicato L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009, Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis), Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013; Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (in Working for Paradise, Bompiani, 2009), Il mare in salita (Laterza, 2011) e infine il fortunato Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018), un romanzo che indaga in profondità l’animo umano, scavando ben oltre il netto contrasto tra bene e male. Una vicenda perturbante e misconosciuta del Secolo Breve, ispirata dalla storia vera e dalla figura di Margot Wölk: una delle “assaggiatrici” di Hitler, costrette a verificare come cavie umane se il cibo per il Führer destinato alla Tana del Lupo fosse avvelenato. Spiegando al Libraio.it le ragioni che l’hanno spinta a scrivere quel libro, Postorino ha replicato in un’intervista: «L'’ho fatto non soltanto perché era un aspetto della storia del nazismo totalmente inedito, ma soprattutto perché racchiudeva temi da sempre centrali nella mia scrittura: l’ambiguità delle pulsioni umane, il confine sottile tra vittima e colpevole, la coercizione, gli effetti delle organizzazioni totalitarie (dalla mafia al carcere al nazismo) sulla vita (privata) delle persone».


Molto attenta alla lingua e alle ragioni dello stile, oltre che ai contenuti, c’è da scoprire adesso come supererà il non facile banco di prova del giudizio dei lettori più giovani. Molto più esigenti degli adulti, per tanti versi.   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino