Walter Vacchino porta il teatro Ariston a Napoli e invita un bimbo di 10 anni al festival di Sanremo

All'evento hanno partecipato numerosi ex autori Rai e personaggi del mondo dello spettacolo

La presentazione del libro di Walter Vacchino
Si è palesato al proprietario dell'Ariston durante la presentazione del suo libro all'Auditorium RAI di Napoli e gli ha detto di non aver potuto assistere...

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Si è palesato al proprietario dell'Ariston durante la presentazione del suo libro all'Auditorium RAI di Napoli e gli ha detto di non aver potuto assistere al Festival quest'anno, perché non ha trovato il biglietto. Marcello, un bimbo napoletano di 10 anni, grande amante della manifestazione dell'Ariston, ha partecipato alla presentazione del libro di Walter Vacchino solo per parlare con il proprietario del suo teatro preferito. Vacchino che, insieme alla sorella Carla, è figlio del fondatore di uno dei teatri più famosi d'Italia, lo ha invitato ufficialmente all'edizione del 2025. È approdato a Napoli per presentare “Ariston - La scatola magica di Sanremo”​, tempio indiscusso della musica italiana e per festeggiarne il compleanno.

Il teatro Ariston di Sanremo è nato nello stesso anno del centro di produzione RAI e dell'Auditorium di Napoli. È una coincidenza che unisce due luoghi, geograficamente distanti ma molto prossimi nella loro vocazione. 

Il teatro Ariston 

Un curriculum lungo, «dietro le quinte» del mondo dello spettacolo, Vacchini ha scritto e prodotti spettacoli teatrali e televisivi, programmi e festival. Dal 1982 è cavaliere della Repubblica.

La costruzione del teatro Ariston è cominciata nel 1953, periodo del dopoguerra, quando Sanremo, come tanti altri centri italiani, faceva fatica a risollevarsi dalla fine del conflitto. Il primo mattone è posato da Aristide Vacchino, amante del cinema, che voleva progettare una struttura maestosa capace di ospitare ogni tipo di spettacolo. L'obiettivo era quello di portare la gioia nella sua città. Dopo dieci anni di lavori, peripezie burocratiche ed ostilità varie, nel 1963 è nato il teatro Ariston.

Nel libro scritto dal figlio Walter, il teatro è descritto come una scatola magica, uno spazio pieno di creatività, che ha offerto stagione dopo stagione un prodotto sempre migliore. Walter e Carla Vacchino hanno vissuto dietro le quinte l'evoluzione del Festival, a contatto con l'arte vera e con personaggi del mondo dello spettacolo.

Si tratta di un'epopea familiare narrata a quattro mani con Luca Ammirati, responsabile della sala stampa del teatro Ariston.

L'incontro è stato organizzato da Gino Aveta, storico autore e produttore di molti programmi Rai, un pilastro per la note emittente radiotelevisiva italiana.

All'incontro hanno partecipato numerosi personaggi che sono legati al mondo Rai, come Veronica Maya, Enzo Campagnoli, Lino Venetti e Francesco Boccia

Grazie all'impegno di Aveta, molti amici della Rai hanno inviato un videomessaggio che è stato trasmesso durante la serata. Così Renzo Arbore, Marisa Laurito, la sceneggiatrice Carla Vistarini, Ugo Porcelli e tanti altri sono stati presenti virtualmente al compleanno del teatro Ariston e dell'Auditorium di Napoli. 

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Il Mattino