Il giorno dell’Epifania un socio di Italia Nostra ha accompagnato degli amici al Duomo di Napoli. Impatto devastante nella navata: ammirano un pregevole pulpito marmoreo del...
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Mi hanno telefonato. Ho tentato di spiegare che forse la Soprintendenza con un criterio che considero quanto meno discutibile (per non dire barbaro), seguendo una scuola di “ pensiero” della Facoltà di architettura della Federico II, intende così “evidenziare” l’eventuale intervento di consolidamento statico del monumento...
Hanno eccepito che siffatto sbigottimento poteva almeno essere risparmiato al turista con la semplice copertura di un drappo di velluto rosso scuro. Non è finita. Hanno tentato di visitare la mirabile, medievale Basilica di Santa Restituta, il cui ingresso è all’interno del duomo. Erano le 11, sul cancello un cartello indicava l’apertura fino alle 13. Chiusa.
Perché? Era passato di là il Cardinale, il quale stava celebrando una funzione religiosa che finiva alle 12, ma, anche dopo, la Basilica non era visitabile perché si dovevano spogliare i prelati ed altre persone coinvolte nella celebrazione.
Proteste, inutili, durate un lungo periodo di tempo nel quale i visitatori che dovevano ripartire, avrebbero potuto agevolmente visitare la Basilica agognata. É evidente che il cardinale non sa nulla delle disposizioni bislacche dei suoi collaboratori. Peraltro il duomo sta per usufruire di un cospicuo finanziamento per restauri nel Progetto Unesco usufruendo della qualifica di ente pubblico (mentre è privato), ed è tenuto pertanto a essere aperto al pubblico.
Lettera firmata
Guido Donatone presidente Italia Nostra Leggi l'articolo completo su
Il Mattino