La sessione di bilancio è iniziata ma il Paese è spaccato

La sessione di bilancio è iniziata ma il Paese è spaccato
Caro Direttore, la “sessione di bilancio” è iniziata. Ci attenderanno giorni in cui il Parlamento svolgerà solo attività connesse all’esame...

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Caro Direttore, la “sessione di bilancio” è iniziata. Ci attenderanno giorni in cui il Parlamento svolgerà solo attività connesse all’esame del bilancio di previsione dello Stato. Il dibattito politico, come sempre, riguarderà praticamente tutto e tutti. La discussione, però, quest’anno non potrà eludere la spaccatura del Paese rilanciata, ultimamente, con il referendum lombardo-veneto sull’autonomia regionale. Le regioni italiane rimangono un progetto imperfetto. Adesso, più che mai, il re è nudo.


Che fare? Una riforma costituzionale seria rimane all’ordine del giorno. Ma, come è stato ampiamente dimostrato, gli uomini di questo tempo non sono adatti a combattere questa battaglia. Tuttavia, si possono adottare piccole misure che consentano di accordare i vari strumenti regionali prima del concerto riformatore statale. Innumerevoli sono i settori dai quali iniziare, ma la mia competenza in diritto ambientale mi indica la via preferenziale. Quali sono le spese sostenute dalle regioni per la protezione dell’ambiente? E per l’uso e la gestione delle risorse naturali? La risposta a queste domande da vita ad un ecobilancio regionale. Il Parlamento, con una risoluzione al DPEF per il 1999 impegnò il Governo ad elaborare un bilancio “ecologico”. Da allora il MEF non solo redige un bilancio in termini di eco-contabilità, ma espone l’Ecobilancio, seguendo indicazioni e classificazioni definite dal SERIEE (Système Européen de Rassemblement de l’Information Economique sur l’Environnement).


Nel 1989 Alexander Langer scriveva: “è paradossale che le nostre collettività non prendano in considerazione la proposta di redigere degli ecobilanci per valutare di anno in anno lo stato della natura“. Oggi la Campania è una delle regioni maggiormente impegnate sul versante ambientale. Se il Presidente De Luca decidesse di integrare la prossima legge di Bilancio con allegati in cui indicare le risorse finanziarie destinate alla protezione dell’ambiente e la gestione delle risorse naturali, si intesterebbe una battaglia d’avanguardia. Tuttavia la redazione di questo documento contabile da parte di tutte le regioni rappresenterebbe, oltre che una presa di posizione chiara contro l’orientamento politico globale ostile al progresso ecologico, la volontà di rendere il bilancio sempre più trasparente e, soprattutto, la capacità di qualificare l’autonomia regionale in termini federativi.

Vincenzo Pugliese
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Il Mattino