Mi chiamo Francesco Sammarco e sono, da vent'anni, un docente della Scuola Secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo "Teresa Confalonieri". ...
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Mi sento in dovere di scrivere per manifestare tutto il mio disappunto e il mio stupore in relazione alla lettera da voi pubblicata "Scuola invasa dai topi nel centro storico, prof costretti a inseguirli e ucciderli". Premetto di scrivere a titolo personale. Ho trascorso l'intera mattinata a parlare e tranquillizzare molti genitori dei miei alunni sull'accaduto. Nulla di quanto riferito circa la presenza di topi all'interno dell'istituto corrisponde a verità, nel modo più assoluto. Ciò che trovo sorprendente è la leggerezza con la quale giornali di rilevanza sia locale che nazionale possano pubblicare simili allarmi senza uno straccio di verifica. Credo molto nella stampa tradizionale e nella funzione di mediazione dei professionisti dell'informazione, molto meno nella presunta libertà di espressione che consente la rete e i social, ma in questo caso, purtroppo, qualcosa non ha funzionato. Inoltre, mi lascia basito la tempistica con la quale certe notizie trovano diffusione.
E se semplicemente qualche alunno avesse pensato di trovare il pretesto per saltare un giorno di scuola ...... ? Io, di nascosto, lo comprenderei perché non dimentico mai di avere avuto la loro stessa età ma poi vestirei i panni di educatore e proverei a fargli capire le gravi conseguenze a cui può portare un tale comportamento. I ragazzi provo a capirli e, a volte, mi riesce; spesso capisco meno i genitori. Penso che un genitore dovrebbe meglio verificare tutto ciò che i figli dicono e provare a fidarsi di più delle istituzioni. Ma forse non è andata così, forse a scuola ci sono topi, leoni, dinosauri ..... ed io distratto e demotivato insegnante non me ne sono accorto !
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Il Mattino