Alitalia, fallisce la mediazione del ministro Delrio per sventare lo sciopero del 22 settembre

Alitalia, fallisce la mediazione del ministro Delrio per sventare lo sciopero del 22 settembre
Mediazione fallita, sciopero confermato. Dopodomani, giovedì 22 settembre, si preannuncia una giornata difficile per chi ha in programma di volare Alitalia e Meridiana. Le...

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Mediazione fallita, sciopero confermato. Dopodomani, giovedì 22 settembre, si preannuncia una giornata difficile per chi ha in programma di volare Alitalia e Meridiana. Le tre sigle sindacali (Anpac, Anpav e Usb) che non hanno firmato l'accordo sottoscritto l'altra sera tra azienda e sindacati confederali, hanno infatti confermato l'astensione dal lavoro per 24 ore dei loro iscritti. Che sono tanti, soprattutto tra i piloti. A nulla è servito l'incontro che si è tenuto nel pomeriggio al ministero dei Trasporti con la partecipazione anche dei vertici aziendali.

In mattinata il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, aveva annunciato di star valutando la possibilità di ricorrere alla precettazione. «Nessuno vuole comprimere il diritto dei lavoratori ma è assurdo che si metta in discussione il diritto alla mobilità. Sono entrambi diritti costituzionali che vanno contemperati» aveva spiegato Delrio. Aggiungendo:  «Valuteremo sulla precettazione».  Immediata la reazione. «Uno sciopero indetto per luglio, poi spostato al 6 settembre e infine collocato dopodomani, non è il pericolo nuemro uno per il diritto alla mobilità. Non esiste alcuna motivazione per una ipotesi di precettazione, lo sciopero è regolare al 100% e considereremmo illegittimo il ricorso a tale misura repressiva» aveva detto Fabrizio Tomaselli, dell‘esecutivo nazionale Usb.
Poi la lunga riunione tecnica al ministero e la conferma dell'agitazione. Improbabile  a questo punto un ulteriore intervento del ministro.

 Al centro della vertenza, aperta da mesi e che negli ultimi giorni ha visto una trattativa fiume tra azienda e sindacati, proprio nel tentativo di superare lo scoglio rappresentato dallo sciopero di 24 ore (il 5 luglio scorso si era svolto un primo stop di sole 4 ore), c‘è una fitta serie di questioni tecniche che riguardano il personale navigante, dalle concessioni di viaggio fino ad alcuni licenziamenti. Secondo le categorie di Cgil Cisl e Uil l’accordo raggiunto l’altra fornisce «le prime risposte ai piloti e agli assistenti di volo del gruppo Alitalia» in linea con «una nuova stagione di sane e costruttive relazioni sindacali» e «in vista del prossimo piano industriale e dell’ormai imminente rinnovo contrattuale». L’accordo prevede anche l’assunzione di personale navigante.

Per Anpac, Anpav e Usb l’accordo non è sufficiente. «Il testo presentato dall’azienda - dicono - è uguale a quello che è stato respinto a luglio e ha portato allo sciopero del 5 luglio. Non vengono rimosse le violazioni contrattuali e i licenziamenti non vengono revocati.

Intanto la compagnia ha già cancellato numerosi voli. Contemporaneamente una nota Alitalia informa che è stato  predisposto un piano straordinario per limitare i disagi ai passeggeri coinvolti nelle cancellazioni con la riprotezione  sui primi voli utili, un rafforzamento del personale di assistenza e del call center. Per informazioni e assistenza,
la compagnia ha messo a disposizione i seguenti contatti
telefonici: dall'Italia il numero verde (completamente gratuito)
800 650 055; dall'estero il numero +39 06 65649. Alitalia invita
tutti i viaggiatori che hanno un volo prenotato per il 22
settembre a contattare questi numeri per verificare lo stato del

proprio volo, prima di recarsi in aeroporto.

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Il Mattino