Continua inarrestabile l'ascesa del colosso tessile galiziano Inditex, proprietario fra gli altri dei marchi Zara, Massimo Dutti, Bershka, Pulls&Bear e Stradivarius, che...
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Dal primo negozio di Zara che Ortega inaugurò il 15 marzo del 1975 nella Calle Juan Florez a La Coruña, vendendo per lo più pullover a prezzi super competitivi, il gruppo galiziano è diventato una multinazionale presente in 91 paesi nei cinque continenti, con 7.000 punti vendita e un organico superiore ai 152.000 impiegati. Con risultati che migliorano trimestre dopo trimestre e dividendi in crescita che fanno la gioia degli investitori. Nel 2015 la compagnia ha elevato il fatturato a 20,9 miliardi di euro, con un beneficio netto di 2,875 miliardi. E è in continua espansione, come ha annunciato il presidente Pablo Isla nel presentare i risultati alla giunta degli azionisti, grazie anche alla tecnologia che consentirà da settembre il pagamento mediante telefono cellulare, con una nuova applicazione - InWallet - che permette l'accesso a tutti i punti vendita delle otto catene del gruppo: Zara, Massimo Dutti, Stradivarius, Bershka, Pull&Bear, Zara Home, Oysho e Uterqüe.
E lui, il patron di Zara, Amancio, che a marzo ha compiuto 80 anni e pianto di gioia per la festa a sorpresa organizzata dalla figlia Marta, continua un anno dopo l'altro ad accrescere la sua fortuna personale. Pontegadea Inversione, la società patrimoniale attraverso la quale controlla il 50% di Inditex - oltre al 10% controllato mediante la società Partler - ha incassato lo scorso anno 810 milioni di utili in dividendi e investito 718 milioni di euro nella sua filiale immobiliare, proprietaria di prestigiosi edifici nelle maggiori città del mondo, da New York, a Lonta a Seul. Il risultato netto di 795 milioni è di oltre l'8% superiore a quello registrato nel 2014.
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Il Mattino