Boccia: il Jobs act non basta servono imprese competitive

Boccia: il Jobs act non basta servono imprese competitive
«Il jobs act è una parte di un intervento organico di politica economica. Occorre il secondo pezzo che è quello che abbiamo definito la politica...

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«Il jobs act è una parte di un intervento organico di politica economica. Occorre il secondo pezzo che è quello che abbiamo definito la politica dell'offerta per rendere competitive le imprese italiane. L'uno senza l'altro rallenta quelli che sono gli effetti sull'economia reale». A dirlo Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, a Salerno. «Se vogliamo - rimarca - che il Paese cresca, che il prodotto interno lordo cresca, che si riduca il debito e che si riduca il deficit, dobbiamo fare una politica economica rendendo competitive le imprese. Ben venga, ad esempio, la maggiore intensità approvata al Senato del credito d'imposta e investimenti per tutti coloro che investono nel Mezzogiorno. È un elemento acceleratore che va in questa direzione. Il jobs act era una parte dell'intervento organico di politica economica. Occorre aggiungere le altre parti». 


«Il Mezzogiorno deve diventare centrale per il Paese, laboratorio di attrazione degli investimenti, in cui la questione meridionale deve diventare per la prima volta nella storia del Paese - sostanzialmente e non solo dal punto di vista letterale - la grande questione nazionale», spiega Boccia, a margine dell'incontro a Confindustria Salerno per eleggere il presidente per il quadriennio 2017-2021. Martedì 28 febbraio Boccia chiuderà la seconda delle due giornate dedicate alle celebrazioni per i cento anni dell'Unione Industriale di Napoli.

A tal proposito il presidente di Confindustria ricorda: «Il messaggio che si lancerà da Napoli è molto importante in quanto l'associazione industriale esce dalla sua sede per abbracciare la città. Ci saranno anche alcuni eventi organizzati volutamente nella periferia; è una idea di industria che grazie allo sviluppo include e riesce ad essere parte determinante per combattere diseguaglianze e povertà». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino