Bollette, sconti fiscali allargati a bar e ristoranti. Sale il bonus alle famiglie

Bollette, sconti fiscali allargati a bar e ristoranti. Sale il bonus alle famiglie
Il primo passo è compiuto. Il governo ha chiesto al Parlamento di poter usare 6,2 miliardi di gettito extra delle entrate fiscali di giugno e luglio. La relazione che...

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Il primo passo è compiuto. Il governo ha chiesto al Parlamento di poter usare 6,2 miliardi di gettito extra delle entrate fiscali di giugno e luglio. La relazione che sarà votata giovedì prossimo alla Camera, è stata approvata ieri in consiglio dei ministri. Grazie a questi soldi, il nuovo decreto aiuti a cui lavorano Palazzo Chigi e Tesoro, potrà contare su risorse complessive per 12-13 miliardi. Il decreto è sostanzialmente pronto. L’unica incognita su alcune misure, è dove fissare l’asticella degli aiuti. Dipende da quale sarà il prezzo del gas al momento del varo del provvedimento. Più sarà basso, più gli aiuti saranno consistenti. Nel menù c’è, innanzitutto, lo sconto fiscale sulle bollette delle imprese. Con una novità importante.

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La misura non dovrebbe riguardare più soltanto le aziende cosiddette “energivore”, quelle che cioè impiegano grandi quantità di energia nei loro processi produttivi, e le imprese con consumi superiori ai 16,5 chilowattora. Il credito di imposta dovrebbe essere allargato anche ai piccoli esercizi commerciali, come i bar, i ristoranti, i piccoli panifici. Tutti quei negozi che hanno contratti a partire dai 4,5 chilowattora di potenza. Attualmente lo sconto fiscale è del 25 per cento per gli “energivori” e del 15 per cento per le imprese con consumi superiori a 16,5 chilowattora. L’intenzione sarebbe quella di stabilire un’aliquota comune per tutti ad un livello più alto del 25 per cento. La misura resterà in vigore per gli ultimi tre mesi dell’anno: ottobre, novembre e dicembre.

Se da un lato le imprese avranno accesso agli sconti fiscali, dall’altro potrebbero dover rinunciare ad un’altra misura che pure avevano chiesto: una cassa integrazione gratuita in caso di fermo della produzione per il caro-bollette. Una Cig simile a quella concessa durante il Covid. Le due misure, il rafforzamento del credito d’imposta e la Cig, vengono considerate alternative. Ne entrerà insomma solo una. Le imprese avranno però a disposizione un’altra misura per attenuare l’impatto dell’aumento di luce e gas: una rateizzazione delle bollette di sei mesi. 

LA DIFFERENZA

Una misura che, invece, non è stata prevista per le famiglie. Per queste ultime potrebbe arrivare un ritocco verso l’alto del bonus sociale, l’azzeramento degli aumenti oggi riconosciuto a chi ha un Isee al massimo di 12 mila euro. Anche in questo caso per sapere dove l’asticella potrà fermarsi, bisognerà vedere dove sarà il prezzo del gas al momento dell’approvazione del decreto. Ieri sul tema del gas è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La guerra in Ucraina, ha detto da Tirana nelle dichiarazioni al termine dell’incontro con il Presidente albanese, Bajram Begaj «ha anche provocato conseguenze economiche particolarmente gravi per tutti i paesi europei e non soltanto per quelli europei. Sul piano energetico - ha aggiunto - la crisi che si sta sviluppando con l’aumento del prezzo del gas e delle fonti di energia è particolarmente grave. Questo richiede un ripensamento collettivo sulle fonti di approvvigionamento. E quindi è importante per l’Italia quello che l’Unione europea ha deciso di ridurre ed eliminare, rimuovere la dipendenza dalla Russia per quanto riguarda le fonti energetiche. È nostro obiettivo comune su questo versante - ha aggiunto il Capo dello Stato - assicurare la connessione tra la Ue e i Balcani Occidentali e anche per questo motivo riteniamo necessario e sosteniamo con molto vigore la partecipazione dei paesi dei Balcani alla piattaforma dell’Unione europea di acquisti collettivi di gas, di gas liquefatto e idrogeno».

 

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Il Mattino