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Ogni mese a Roma una famiglia media - una coppia senza prole o con un figlio senza reddito - spende 3128,78 euro per mangiare, vestirsi, pagare l’affitto e le bollette, muoversi (in auto o con i mezzi pubblici) o per divertirsi. Per mantenersi. A fare questo calcolo per “il Messaggero” è stato l’ufficio studi dell’Unione nazionale consumatori, elaborando i dati Istat sulle principali voci che compongono il paniere dell’inflazione.
Famiglie, spese da record
E due considerazioni sorgono spontanee: a Roma una famiglia spende per sostenersi circa 200 euro al mese in meno rispetto a quanto è necessario a Milano, città dove gli stipendi (nel privato) sono più alti, i servizi migliori e la disoccupazione è più bassa. Se non bastasse una famiglia media romana dichiara un reddito tra 2.700 e i 2.800 al mese: la differenza con quanto spende - tra i 300 e i 400 euro - viene colmata attingendo ai risparmi oppure indebitandosi.
LA STANGATA
Questo lo stato dell’arte.
CAROVITA
Ma da anni la vita a Roma è diventa più cara. Nel 2019, anno precedente al Covid e per questo più attendibile sul fronte di prezzi e consumi, la spesa per le famiglie media era vicino ai 2.800 euro, in linea con i redditi mediani. Che cos’è cambiato in meno di tre anni? Anche qui hanno inciso prima la pandemia che ha aumentato tutti i costi intermedi per le imprese (logistica e componentistica), quindi la guerra russo-ucraina, con le stangate sulle materie prime (carburanti e grano). Lo si comprende meglio guardando quanto incide ogni singola voce sul bilancio familiare. Prima in questa classifica la casa: sommando affitto, utenze o manutenzioni straordinarie siamo a 1.361,11 al mese. Seguono l’acquisto di alimentari e bevande analcoliche (454,56 euro), trasporti considerando mezzi pubblici, carburanti e parcheggi (243,28), i conti di alberghi e ristoranti (169,27), spettacoli e cultura (157,56 euro), sanità (144,95). Si spendono quasi 100 euro per l’abbigliamento e le calzature, poco più 67 per gli abbonamenti della banda larga o del telefonino.
Al di là del carovita, si registra nella Capitale una forte propensione all’acquisto. Come ha rilevato l’Osservatorio Findomestic mobilità e IT, i romani nel 2021 hanno speso 5,208 miliardi di euro in beni durevoli, posizionando la Capitale al primo posto tra le 107 province italiane. Più nel dettaglio 1,2 miliardi sono stati impegnati per comprare un’auto nuova, 1,5 miliardi per una usata, 1,1 miliardi per cambiare i mobili, 382 milioni per gli elettrodomestici e 154 per i motoveicoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino